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Ecolight: anche in Italia il sistema di riciclo dei moduli pv

Grazie all'impegno di Ecolight verrà presentato in occasione di Ecomondo il primo sistema integrato italiano per la raccolta e il riciclo dei moduli solari

(Rinnovabili.it) – Verrà presentato in occasione della prossima edizione di Ecomondo il sistema integrato per la raccolta e il riciclo dei moduli solari. Sarà il consorzio per la gestione dei RAEE ad occuparsi dell’intera filiera evitando così che i materiali vengano portati all’estero.

Ogni anno sono circa 50mila i moduli che vengono gettati perché rotti o non più funzionanti e la consapevolezza che al momento i numeri del fotovoltaico italiano  stimino la presenza sul territorio di almeno un modulo fotovoltaico per abitante, per un totale di circa 52 milioni di unità, fa riflettere sull’eventualità che presto questi RAEE dovranno essere gestiti e correttamente smaltiti. “Interveniamo oggi per evitare l’emergenza in futuro” ha infatti commentato il consorzio. Al momento tutti i moduli inattivi vengono portati all’unico impianto di smaltimento europeo, che si trova in Germania. Grazie all’impegno di Ecolight anche l’Italia avrà presto il suo impianto di smaltimento sfruttando anche la collaborazione di Se.Val Divisione Ecologia e di CSR Centro Servizi Raee, specializzate nello smaltimento e nella logistica dei rifiuti elettronici.

“Si tratta del primo servizio svolto interamente sul territorio italiano che vuole offrire una nuova risposta all’ambiente e che anticipa, di fatto, le prescrizioni normative contenute nel decreto del 5 maggio 2011” ha dichiarato il direttore di Ecolight, Giancarlo Dezio La maggior parte dei pannelli solari non più funzionanti è interamente recuperabile. Opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l’ambiente. Pensare oggi a come smaltire i pannelli solari è già una necessità, se vogliamo evitare di trovarci a parlare di emergenza in un prossimo futuro -prosegue il direttore di Ecolight-. Calcolando che i moduli hanno una vita media stimata in 20-25 anni e che la diffusione in Italia ha preso corpo negli anni Novanta, stiamo registrando una crescita esponenziale nella generazione di questi rifiuti che, pur non essendo pericolosi -tranne quelli che contengono telloruro di cadmio, sostanza inquinante- richiedono un trattamento particolare affinché sia possibile ottenere materie prime seconde”.

Oltre allo smaltimento e al recupero dei materiali il consorzio garantirà il ritiro dei materiali in tutto il territorio, integrando le operazioni mediante collaborazioni strette con le maggiori società produttrici di moduli solari.