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Google inaugura Dragonscale, il tetto fotovoltaico a squame di drago

Big G inaugura la speciale pelle solare sugli edifici del suo nuovo campus nella Silicon Valley. 90mila moduli fotovoltaici in tutto che forniranno una capacità di quasi 7 MW

dragonscale tetto fotovoltaico

Il tetto solare Dragonscale fornirà il 40% del fabbisogno elettrico dei suoi edifici

(Rinnovabili.it) – Funzionali, innovative, ma soprattutto bellissime. Sono le tegole solari di Dragonscale, la speciale copertura del nuovo campus di Google. All’inizio dell’anno, il colosso dei motori di ricerca aveva fornito qualche anticipazione del progetto ricordando il suo obiettivo 2030: riuscire ad operare con energia senza emissioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ciò va oltre l’impegno – peraltro già raggiunto nel 2017 – di autoprodurre e comprare abbastanza energia rinnovabile per soddisfare i propri consumi. Big G mira infatti ad una sostenibilità completa che raggiunga ogni data center, regione cloud e complesso di uffici in ogni minuto del giorno.

Ecco perché nella progettazione del nuovo campus nella Silicon Valley, l’azienda ha voluto realizzare qualcosa di spettacolare. Perché il nome Dragonscale? Perché le innovative tegole che compongono il tetto fotovoltaico di Google ricordano esteticamente le squame di drago. “Un design unico nel suo genere composto da 90.000 pannelli in argento con la capacità di generare quasi 7 MW di potenza, scrive Asim Tahir, a capo della strategia rinnovabile, sul blog dell’azienda. “In qualità di responsabile della progettazione di sistemi sostenibili per i nostri immobili, ho contribuito a guidare il lavoro sui nuovi moduli per gli edifici Charleston East e Bay View”.

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Il tetto fotovoltaico a squame di drago è il risultato di anni di sviluppo, della collaborazione con alcuni partner selezionati e dell’attento esame di prototipi provenienti da tutta Europa. “Non è stato facile“, spiega Tahir. “Alla fine, i nostri partner di SunStyle ci hanno presentato una tegola in vetro prismatico altamente strutturato con una tecnologia di rivestimento unica”. La speciale ottica della cella intrappola una quantità maggiore di luce aumentando la produzione energetica. “La trama che fornisce tale funzione, conferisce ai pannelli sovrapposti anche uno scintillio unico che gli è valso il nome di squama di drago”.

I moduli abbinati alle curve del tetto consentiranno di catturare i raggi solari da più angolazioni. “Quando saranno operativi, Charleston East e Bay View disporranno di circa 7 MW di capacità installata, generando circa il 40% del loro fabbisogno energetico”.