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Degrado dei moduli fotovoltaici: 13 pannelli a confronto

Un team guidato dai ricercatori dei laboratori Sandia ha completato uno studio quinquennale sul degrado delle celle fotovoltaiche in tre climi differenti.

Degrado dei moduli fotovoltaici:
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Analisi del degrado delle prestazioni solari nei nuovi moduli fotovoltaici

(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico rappresenta una delle tecnologie di generazione elettrica più economiche e in rapida crescita in molte parti del mondo. Il costo dei pannelli è diminuito dell’85% dal 2010 a oggi, grazie ad una serie di fattori concorrenti. Dalle economie di scala all’automazione delle linee di produzione, dai nuovi design delle celle a taglie di moduli più grandi, fino ai miglioramenti nella componentistica. Un gruppo statunitense di ricercatori si è chiesto se tutte queste modifiche potessero o meno influenzare la durata e l’affidabilità dei pannelli solari, e di conseguenza di tutto l’impianto.

Per ottenere delle risposte certe il team, capeggiato dagli scienziati dei Sandia National Laboratories, ha avviato nel 2017 uno studio sul degrado dei moduli fotovoltaici. Il lavoro ha analizzato e misurato le prestazioni in condizioni reali di 834 pannelli in rappresentanza di 13 tipologie di moduli forniti da 7 produttori differenti. “Il mercato fotovoltaico è in continua evoluzione ma mancano dati sul campo a lungo termine per queste nuove tecnologie”, afferma Marios Theristis, a capo del team di ricerca. “Il che solleva la questione se la durata sia stata influenzata o meno”.

L’obiettivo era verificare i tassi di degradazione nel tempo per tutte quelle tecnologie con una quota di mercato significativa negli Stati Uniti, testandole per cinque anni consecutivi in tre climi differenti (New Mexico, Colorado e Florida). E oggi sono pronti i risultati. “L’acquisto di moduli fotovoltaici direttamente dal mercato aperto ci ha consentito di condurre un’analisi imparziale e informare il pubblico in modo anonimo”, spiega lo scienziato.

Degrado celle fotovoltaiche, i risultati dello studio

I ricercatori hanno scoperto che i tassi di degrado dei moduli fotovoltaici sono altamente non lineari nel tempo e che in alcune tipologie erano presenti variazioni stagionali.  E che i valori medi e mediani del tasso di degradazione (rispettivamente -0,62% e -0,58% l’anno) erano coerenti con quelli vantati dai prodotti più vecchi. Nel dettaglio, di 23 sistemi studiati, la ricerca ha rilevato che sei avevano tassi di degrado che in futuro avrebbero superato i limiti di garanzia. Tredici sistemi, invece, hanno dimostrato il potenziale di raggiungere durate superiori a 30 anni.

“Questo è un risultato incoraggiante. Con l’aumento delle installazioni del fotovoltaico, i consumatori e le altre parti interessate saranno interessate a sapere che la durata del fotovoltaico sembra essere coerente di fronte ai rapidi miglioramenti tecnologici e alla riduzione dei costi”, ha affermato Marios. “Esistono ancora opportunità per ridurre i tassi di degrado a livelli che consentano una durata ancora maggiore dei moduli fotovoltaici”.

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