(Rinnovabili.it) – La Regione Marche ha espresso le sue “riserve” sulle versioni ufficiali del Quinto Conto Energia e del Decreto sulle rinnovabili elettriche non FV, convocando ieri un tavolo tecnico di confronto con le associazioni di categoria e gli operatori marchigiani delle rinnovabili, per recepire le loro osservazioni e proposte di emendamenti. Così “dubbi” avanzati – in vista della prossima Conferenza Unificata Stato-Regioni (10 maggio) – si aggiungono così a quelli già evidenziati in precedenza dalla stessa Regione Toscana, nel corso della riunione “Stati Generali delle rinnovabili e dell’efficienza energetica”, ossia il rischio di un serio affossamento dell’industria locale basata sulla green economy dopo l’approvazione definitiva dei testi da parte dell’Esecutivo.
“Dall’analisi dei decreti – ha sottolineato Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche – si deduce che se gli stessi non saranno modificati con l’accoglimento delle tante osservazioni avanzate, sarà complesso promuovere impianti alimentati da fonti rinnovabili.” “C’è preoccupazione – continua Spacca – l’incertezza generata dai due decreti che ridefiniscono gli incentivi alle fonti rinnovabili sta di fatto penalizzando alcuni finanziamenti innovativi predisposti dalla Regione per il 2012 a favore degli enti locali.” “Nelle Marche – conclude – abbiamo puntato da tempo sulle fonti rinnovabili e sulla green economy, ambiti che rappresentano oggi uno dei pochi settori che nonostante la crisi ha creato occupazione qualificata, opportunità per enti locali, cittadini, imprese e innovazione tecnologica”.