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Costi dell’energia: ora i pannelli solari flessibili battono anche il gas

Lazard pubblica la sua analisi annuale sul costo livellato dell'energia (LCOE) di varie tecnologie di generazione. Oggi i grandi impianti fotovoltaici sono più economici delle nuove centrali a gas e carbone

Costi dell'energia
Foto di skeeze da Pixabay

Il costo dell’energia per gli impianti eolici a terra ha raggiunto i 26$/MWh

(Rinnovabili.it) – Le fonti di elettricità più economiche e convenienti? Oggi ci sono pochi dubbi: eolico a terra e fotovoltaico su scala utility. Per fugare qualsiasi incertezza rimasta sull’economia delle fer arriva la nuova analisi di Lazard sui costi dell’energia. Il documento mette a confronto gli LCOE (acronimo di levelized cost of energy) di diverse tecnologie di produzione energetica, ossia la misura del prezzo dell’elettricità quando nel conto sono incluse: le spese del combustibile, la gestione e manutenzione dell’impianto, l’ammortizzazione del capitale iniziale e il ritorno sull’investimento. E quello che emerge dalla nuova analisi è che le fonti rinnovabili riescano ad offrire costi dell’energia più bassi delle controparti fossili. O ovviamente anche rispetto il nuovo nucleare.

In realtà la competitività era stata raggiunta alcuni anni fa, ma solo in alcuni mercati e unicamente rispetto ai nuovi impianti. Oggi il dato si è consolidato. E le rinnovabili non programmabili riescono a competere senza problemi anche con le centrali esistenti. In un confronto base, senza tenere conto dei sussidi, dei costi del carburante o del prezzo del carbonio, il fotovoltaico su scala industriale che l’eolico on shore hanno l’LCOE più basso di tutte le fonti considerate. Entrambe le tecnologie hanno mostrato un calo rispetto al 2019, rispettivamente del 9% e del 2%.

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Nel dettaglio, i grandi impianti con pannelli solari flessibili (thin film) hanno costi dell’energia che variano tra i 29 e i 38 dollari per MWh. Il prezzo più basso si riferisce a centrali dotate di inseguitore solare. Per le installazioni su scala utility in silicio cristallino, LCOE va da 42 a 31 $/ MWh. Il prezzo sale con il fotovoltaico di comunità dove i costi si hanno un range da 63 a 94$/MWh. Per i tetti solari l’LCOE varia da 74 a 179 $/MWh per le installazioni commerciali e industriali e da 150 a 227 per quelle di fotovoltaico residenziale.

L’eolico raggiunge veri e propri record. Un impianto a terra su scala industriale vanta un costo dell’energia livellato variabile da 26 a 54 $/MWh. Mentre per l’offshore il prezzo medio è di circa 86$/MWh.

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Credits: Lazard

A titolo di confronto, in base a questi stessi criteri, l’LCOE del gas “di picco” (impianti progettati per entrare rapidamente in funzione durante i picchi di domanda) arriva tra 151-198 $/ MWh e gli impianti a ciclo combinato dai 44 a i 73 $/ MWh. Per il nucleare, il costo dell’energia è tra 129-198 $/ MWh, per le centrali a carbone tra 65-159 $/ MWh.

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“Poiché i costi dell’energia eolica e fotovoltaica su larga scala continuano a diminuire e competere con il costo marginale di generazione convenzionale, l’attenzione rimane sull’affrontare la sfida dell’intermittenza”, ha affermato George Bilicic, Vicepresidente e Responsabile globale del gruppo Elettricità, energia e infrastrutture di Lazard. “Per la prima volta, abbiamo integrato l’idrogeno verde e blu nelle nostre analisi, che riconosce il crescente apprezzamento del settore energetico del ruolo potenzialmente dirompente e strategico dell’idrogeno nella gestione dell’intermittenza della generazione di energia rinnovabile”.