(Rinnovabili.it) – Aperta la consultazione sulle nuove “Regole per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia“. Il Gestore per i Servizi energetici (GSE) ha pubblicato sul proprio sito il documento tecnico contenete una serie di criteri generali per garantire la corretta gestione in efficienza degli impianti incentivati, nel rispetto delle norme vigenti. Durante il periodo di incentivazione infatti, può presentarsi all’operatore l’esigenza o la possibilità di apportare modifiche agli impianti fotovoltaici, dal cambio di punto di connessione alla sostituzione dei componenti, dalla riduzione della potenza di impianto al cambio di titolarità degli impianti. I criteri indicati nel documento seguono quanto predisposto dalla normativa corrente che fissa un tetto agli oneri di incentivazione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici e sono finalizzati a evitare che eventuali modifiche alle istallazioni in Conto Energia comportino il superamento del sopracitato tetto. L’obiettivo è dunque determinare un valore limite, in termini di energia incentivabile, per ciascun impianto incentivato nell’attuale FiT.
Nel dettaglio il GSE riporta gli interventi possibili su gli impianti incentivati suddividendoli per carattere: tecnico (es. spostamenti, sostituzioni componenti, variazione della tipologia installativa, della configurazione elettrica ecc.); giuridico (es. cambi di titolarità dell’impianto, cambi di proprietà del sito di installazione ecc.); commerciale (es. cambi di regime commerciale per la valorizzazione dell’energia immessa in rete ecc.); amministrativo (es. cambi di IBAN del Soggetto Responsabile, rettifiche di dati anagrafici dell’impianto fotovoltaico ecc.). Nel documento sono descritte anche le modalità di comunicazione delle predette modifiche di cui il GSE valuterà l’ammissibilità e i relativi effetti sui requisiti in base ai quali l’impianto è stato ammesso ai meccanismi di incentivazione (ivi inclusi i premi, le maggiorazioni e gli eventuali criteri di priorità), riservandosi di adottare gli opportuni provvedimenti. La consultazione rimarrà aperta fino al 6 marzo 2015.