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Continua la crescita di Hera nel fotovoltaico

Acquisita Juwi Sviluppo Italia 02 di Petriolo (MC). Nelle prossime settimane sarà rilevata CTG RA di Faenza (RA)

Acquisita potenza fotovoltaica per 2 MW. Risparmio potenziale di CO2 pari a 1.241 ton/anno

Il Gruppo Hera continua la crescita nel fotovoltaico, con l’acquisto di altre due società attive nella produzione di energia solare: Juwi Sviluppo Italia 02 Srl, di Petriolo, in provincia di Macerata e CTG RA Srl di Faenza (RA). Juwi Sviluppo Italia 02 Srl è stata acquisita da Juwi Energie Rinnovabili Srl, mentre per CTG RA la società venditrice è Colexon Italia Srl. L’acquisto di CTG RA si concretizzerà nelle prossime settimane, dal momento che la transazione è ancora sottoposta al nulla osta dell’Autorità Antitrust.

Entrambe le società possiedono impianti fotovoltaici a terra con potenza installata di 1 MW ciascuno. Tale potenza consentirà la produzione di circa 2.570 MWh/anno di energia elettrica, pari ad un risparmio di emissioni in atmosfera pari a 1.241 tonnellate di CO2.

L’impegno del Gruppo Hera nella generazione rinnovabile e a basso impatto

Le due operazioni, realizzate da Hera Energie Rinnovabili, (100% Gruppo Hera) si aggiungono agli acquisti di altre due società attive nel fotovoltaico compiuti dal Gruppo Hera a inizio febbraio: Amon di Copparo (FE) ed Esole di Alfianello (BS). Tale crescita nel fotovoltaico, rientra nella più ampia strategia del Gruppo Hera di allargamento del portafoglio di generazione rinnovabile e a basso impatto, che dovrà raggiungere, entro il 2012, i 300 MW di potenza installata.

Le altre iniziative in corso sul fronte dell’energia green

Le acquisizioni nel fotovoltaico giungono in scia a diverse iniziative realizzate o messe in cantiere nei mesi scorsi, tutte finalizzate ad accrescere la quota di energia pulita prodotta. Fra gli interventi più importanti si segnala la partecipazione a Ghirlandina Solare proprietaria di un campo fotovoltaico nel modenese (1MW di potenza), la realizzazione degli impianti fotovoltaici sui tetti dei Magazzini Generali del’Interporto di Bologna (3,2 MW) e il progetto “Biodigestori anaerobici” per la produzione di energia elettrica da rifiuti organici.