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Concentratori luminescenti, il segreto del fotovoltaico Eni

L’innovativa tecnologia di sfruttamento dell’energia solare sarà destinata ai parcheggi di mezzi elettrici come copertura di una speciale infrastruttura di e-charge

(Rinnovabili.it) – Debutto all’aria aperta per la prima pensilina fotovoltaica realizzata da Eni con la tecnologia dei concentratori solari luminescenti (LSC). L’inaugurazione della speciale infrastruttura dimostrativa è avvenuta  ieri ed è uno de tanti frutti del programma di ricerca lanciato da Eni nel 2007 e dedicato allo sviluppo innovativo delle fonti energetiche rinnovabili a maggiore potenziale. L’impianto verrà utilizzato come laboratorio per testare l’efficienza e l’efficacia della tecnologia LSC nel settore della ricarica auto. La scelta di sperimentare nell’infrastruttura i concentratori solari luminescenti, sviluppati dalla società presso il proprio Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali – Istituto Eni Donegani di Novara, dipende essenzialmente dalla loro capacità di catturare sia la radiazione solare diretta che quella diffusa grazie al particolare.

 

Gli LSC, si legge nella nota stampa della società – “sono costituiti da lastre di materiale trasparente (plastico o vetroso) all’interno del quale sono dispersi coloranti fluorescenti che assorbono una parte della luce solare e la emettono all’interno della lastra medesima. La radiazione emessa, sfruttando il fenomeno della riflessione totale interna utilizzato nelle fibre ottiche, è condotta verso i sottili bordi della lastra dove viene concentrata su celle solari di piccola superficie, che la trasformano in energia elettrica”. La pensilina è stata realizzata con 192 lastre fotovoltaiche trasparenti per una potenza complessiva di 500 Watt,  e ogni unità è costituita da un materiale plastico con  minime quantità di coloranti brevettati da Eni.

 

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