(Rinnovabili.it) – In Italia esistono 39 comuni che hanno detto addio alle fossili per soddisfare i propri consumi interamente con l’energia pulita. Sono i “piccoli” campioni di Comuni Rinnovabili 2016, il rapporto annuale di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power e presentato oggi a Roma. In queste 39 realtà italiane un mix energie verdi e soluzioni innovative come smart grid e sistemi di accumulo, ha permesso di dimostrare che la sostenibilità energetica non solo è possibile ma anche conveniente, regalando ai propri cittadini e imprese bollette meno care.
Si pensi al Comune di Val di Vizze (a cui è andato il premio “Comuni Rinnovabili 2016“) per aver raggiunto il traguardo del 100% rinnovabile grazie a un mix di 5 tecnologie da fonti rinnovabili distribuite nel territorio. Mini idroelettrico, tetti solari, teleriscaldamento a biomasse e un impianto a biogas in grado di raccogliere i rifiuti zootecnici degli allevamenti della Valle, hanno fatto di questo comune in provincia di Bolzano, il numero uno in lungimiranza ambientale.
Un riconoscimento – il premio “Buona Pratica” – è andato anche al piccolissimo Comune di San Lorenzo Bellizzi, situato all’interno del Parco del Pollino. In questa realtà del cosentino si è puntato sulle fonti rinnovabili, riuscendo a creare attraverso il solare diversi vantaggi per i cittadini. Con un progetto avviato nel 2012 il Comune ha infatti deciso di utilizzare alcuni terreni, ceduti a titolo gratuito ad alcune cooperative agricole locali, per realizzare 15 MW di impianti fotovoltaici su serre. Le entrate derivanti dal Conto Energia, circa 80.000 euro l’anno, sono state ridistribuite in questi anni alla cittadinanza attraverso l’esenzione della TASI.
Ma campioni delle green energy a parte, quello che il report Comuni rinnovabili 2016 evidenzia è la strada percorsa negli ultimi dieci anni: la crescita delle fonti rinnovabili ha portato il contributo rispetto ai consumi dal 15 al 35,5%, grazie a un modello di produzione distribuito nel territorio con oltre 850mila impianti diffusi da Nord a Sud, dalle aree interne alle grandi città. Ciò ha permesso un aumento della produzione pulita di 57,1 TWh, mentre il numero di Comuni in cui è installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è passato da 356 a 8047. E in ben 2.660 Comuni l’energia elettrica pulita prodotta supera quella consumata.