L’associazione in una lettera inviata al Gestore e al Ministero dello Sviluppo denuncia il ritardo accumulato nell’ambito dei requisiti dei Sistemi e dei Consorzi interessati al recupero dei moduli solari esausti
A denunciare questo ritardo è oggi il Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), nell’ambito del V Forum “QualEnergia”. L’associazione, che ha festeggiato stamane con un convegno i suoi 25 di lavoro, ha colto l’occasione per puntare i riflettori sulla questione e sulla confusione generata tra gli acquirenti finali dei moduli fotovoltaici. Secondo il Consorzio si è determinata inevitabilmente una condizione di iniquità di trattamento per aver favorito quei Consorzi e Importatori/Produttori che ancora non si sono adeguati ai requisiti, i quali potrebbero usufruire di un ulteriore prolungamento dei termini di moratoria, inizialmente fissati al 31 dicembre 2012, al primo trimestre 2013.
“Il ritardo nell’approvazione del disciplinare – ha affermato Michele Zilla, Direttore Generale Cobat – crea forti difficoltà per l’impossibilità di vedere riconosciuti i propri requisiti di fronte a Produttori e Importatori che richiedano l’adesione. Essendo, inoltre, prevista la validità retroattiva al 1 luglio 2012 dell’iscrizione, le difficoltà sono legate anche alla predisposizione del bilancio d’esercizio, vista l’impossibilità da parte dei Sistemi e dei Consorzi di indicare ai fini fiscali le relative poste di competenza. Cobat, insieme al Comitato IFI, chiede di procedere quanto prima all’adozione del testo definitivo del disciplinare, evitando il prolungamento dei termini di adeguamento”.