(Rinnovabili.it) – Gli analisti di Bloomberg Energy Finance lo avevano preannunciato, ora arriva la conferma della National Energy Administration (NEA): il fotovoltaico della Cina ha chiuso il 2017 con un vero record. Secondo le statistiche ufficiali, la Nazione ha installato 52,83 GW di nuova capacità solare sul territorio, ben 18,63 GW in più rispetto al 2016. Il programma di riduzione degli incentivi al fotovoltaico ha regalato al settore l’ennesima impennata prima del taglio. Una spinta che ha permesso alla capacità cumulata della Cina di superare il traguardo dei 100 GW solari già metà 2017. Oggi la Repubblica Popolare può contare su ben 130,25 GWp di potenza fotovoltaica sul territorio, circa il 7,3 per cento della sua capacità di produzione energetica. In realtà a crescere è stato anche il consumo di energia della Cina. Secondo i dati pubblicati dalla National Energy Administration la domanda è arrivata a quota 6,31 miliardi di chilowattora (più 6,6 per cento rispetto i 2016).
La sua corsa al solare ha fatto da traino a tutto il settore degli investimenti rinnovabili mondiali. Basti pensare che dei 160,8 miliardi di dollari investiti lo scorso anno nel mondo in progetti fotovoltaici (in aumento del 18 per cento rispetto all’anno precedente nonostante le forti riduzioni dei costi), poco più della metà è stato speso in Cina. Per la precisione 86,5 miliardi di dollari, in crescita del 58 per cento rispetto al 2016.
Ma non sono solo i grandi impianti a fare i numeri. I limiti imposti dal Governo allo sviluppo dei progetti su scala utility (ogni provincia cinese ha la sua quota massima) hanno spostato parte delle risorse su i piccoli e medi impianti. I dati devono ancora essere confermati in via ufficiale, ma sembrerebbe certo che nel 2017 la generazione distribuita solare sia aumentata di oltre quattro volte.
Secondo l’Independent Asia Europe Clean Energy (Solar) Advisory Co (AECEA), continuando anche a un ritmo di crescita ridotto, è probabile che il gigante asiatico superi i 250 GW di capacità fotovoltaica cumulata entro il 2020.
L’annuncio della NEA è arrivato solo qualche giorno prima dell’inasprimento delle tensioni commerciali tra USA e Cina proprio sul fronte fotovoltaico. La Casa Bianca ha annunciato ieri, infatti, nuove misure protezionistiche nei confronti di celle e moduli stranieri, che colpirebbero direttamente il “made in China” (leggi anche Trump annuncia i dazi al 30% per il fotovoltaico estero).