Nuovi incentivi e meno ostacoli per il settore fotovoltaico cinese che deve ora riprendere quota all'interno dei propri confini nazionali
La State Grid Corp., la più grande utility statale, sta pensando di concedere alle sue controllate a livello locale l’autorità di approvare il collegamento alla rete nazionale delle centrali solari con meno di 10 MW di potenza installata. La società ha presentato al governo centrale un documento, ora in attesa di approvazione, che indica come aiutare il settore solare a svilupparsi eliminando gli ostacoli che ancora oggi le imprese incontrano per collegarsi alla rete elettrica.
Inoltre secondo alcune recenti indiscrezioni, la National Energy Administration (NEA) avrebbe istituito un gruppo tecnico composto da funzionari e analisti, al fine di redigere una road map per il settore dell’energia solare; l’amministrazione effettuerà una serie di misure per ampliare il mercato interno, migliorare le fusioni e stimolare l’innovazione. Il gruppo di lavoro sta anche studiando un regime tariffario dedicato che offra sovvenzioni da 0,40 yuan (0,06 dollari) a 0,60 yuan per ogni kilowattora di energia solare distribuita e l’importo in questione, spiega il China Daily, comprenderebbe i contributi di entrambi i governi, centrale e locali.