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Continua il boom di fotovoltaico in Cina: in 3 mesi più 10 GW

Mentre taglia gli incentivi, la Repubblica Popolare cerca nuove leve per continuare a sostenere l'energia solare nazionale

Fotovoltaico in cina

 

La generazione distribuita domina il settore fotovoltaico in Cina

(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico in Cina supera ancora una volta le aspettative degli analisti: in soli tre mesi, i primi del 2018, il gigante asiatico ha installato sul territorio quasi 10 GW di nuova potenza solare. Per la precisione si tratta di 9,65 GW, di cui 1,97 GW appartengono ai grandi impianti su scala utility e ben 7,68 GW sono la nuova capacità distribuita. A renderlo noto è la National Energy Administration di Pechino, che ha sottolineato come i nuovi dati rappresentino un aumento del 22 per cento rispetto al primo trimestre 2017, anno d’oro per il solare cinese (leggi anche Cina, regina del fotovoltaico: nuovo boom nella capacità).

E se da un lato non meraviglia sapere che il fotovoltaico in Cina continui correre, dall’altro è interessante notare come il mercato solare nazionale si stia ri-orientando. Come spiegano gli analisti dell’AECEA, il segmento delle utility è calato rapidamente: da un anno all’altro ha perso 64 punti percentuali sul totale delle sue installazioni. Al contrario il segmento della generazione distribuita è cresciuto del 217 per cento rispetto al trimestre 2017. Ciò significa che gran parte della nuova produzione di energia solare non entra nelle grandi reti centralizzate, ma viene utilizzata localmente e spesso in micro-reti.

 

Per spronare ulteriormente la crescita del settore Pechino ha ordinato ai governi locali di “alleggerire il carico” ai produttori di energia rinnovabile rafforzando gli accordi di acquisto garantiti e dando loro accesso prioritario alla nuova capacità della rete. Secondo la legge cinese sulle energie rinnovabili, gli operatori della rete di trasmissione sono obbligati ad accettare tutta l’elettricità generata da sole e vento. Tuttavia per molti progetti l’accesso è ostacolato dall’eccesso di produzione e parte della generazione verde viene inevitabilmente persa. In questo modo la Cina ha sprecato 41,9 miliardi di kilowattora eolici nel 2017, ossia il 12 per cento della produzione elettrica totale dal vento. Nello stesso anno lo spreco di energia solare ammontava a 7,3 miliardi di kWh, il 6 per cento della produzione totale.

Il governo nazionale sta cercando un nuovo modo per sostenere gli sviluppatori, ora che sta riducendo progressivamente gli incentivi disponibili. In questo contesto, la NEA ha sollecitato le autorità locali affinché riducano i costi dei terreni e intende incoraggiare le istituzioni finanziarie ad aumentare il credito disponibile per i progetti verdi.