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Via libera a Tesla per la centrale solare virtuale più grande al mondo

Il nuovo governo è tornato sui suoi passi tendendo la mano alla società californiana. Lo Stato potrebbe arrivare a possedere una rete di 90mila abitazioni solari

centrale solare virtuale

 

La centrale solare virtuale di Musk rientra nell’agenda del premier Marshall

(Rinnovabili.it) – L’Australia del Sud conferma alla Tesla il via libera sulla realizzazione della centrale solare virtuale più grande al mondo. Un consenso non scontato dal momento che il cambio di governo nello Stato, passato a marzo 2018 dai laburisti ai liberali, ha fatto tremare il settore delle rinnovabili. L’accordo originale per il finanziamento era stato firmato a febbraio di quest’anno tra l’azienda di Elon Musk e il partito laburista, allora in carica. Le elezioni avevano sospeso il tutto e il nuovo premier Steven Marshall aveva presentato, a pochi giorni dall’incarico, un piano in direzione apparentemente opposta: stanziare 100 milioni di dollari australiani per sovvenzionare l’installazione di unità di stoccaggio a batteria in 40.000 abitazioni. Ma soprattutto aveva liquidato il progetto Tesla con poche parole: “non fa parte della nostra agenda”.

 

Oggi il nuovo governo è tornato sui suoi passi tendendo la mano alla società californiana e promettendo di portare avanti entrambe le iniziative. Il piano di Tesla dunque si farà: la compagnia riceverà una sovvenzione di due milioni di dollari e un prestito governativo da 30 milioni con cui realizzare la centrale solare virtuale più grande al mondo. Il progetto prevede di mettere a sistema una rete di 50mila impianti solari domestici dotati d’accumulo, mantenendo proprietà e gestione degli stessi.

 

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In realtà, una prima fase sperimentale è già stata avviata e coinvolge per ora 1.100 case popolari di proprietà della Housing Trust: ogni abitazione è stata dotata di un sistema fotovoltaico da 5 kW di potenza e una batteria Tesla Powerwall2 da 13,5 kWh. Il successo di queste installazioni determinerà se proseguire o meno con il piano.

Se a ciò si aggiunge il programma statale di sovvenzioni per l’acquisto di sistemi d’accumulo familiari, è facile immaginare che l’Australia del Sud possa arrivare nei prossimi anni a possedere una rete di quasi 90mila abitazioni alimentate ad energia solare. Lo stato diverrebbe il primo mercato per lo stoccaggio domestico, offrendo un importante banco di prova per il modello di centrale solare virtuale decentralizzata