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In Inghilterra si progetta la centrale fotovoltaica ecocompatibile

Da due società britanniche un nuovo approccio responsabile per ridurre, dove possibile, gli impatti ambientali della realizzazione di un impianto solare

In Inghilterra si progetta la centrale fotovoltaica ecocompatibile

 

(Rinnovabili.it) – Spesso quando si trattano notizie di centrali solari di grandi dimensioni c’è chi solleva obiezioni sul vero impatto ecologico di queste istallazioni. Preoccupazioni legittime che dovrebbero entrare a far parte del normale iter di progettazione di qualsiasi impianto, anche quando si tratta di fonti rinnovabili. Questo principio ha ispirato la britannica Primrose Solar che, in collaborazione con la Solarcentury, ha annunciato di voler realizzare “la solar farm più ecologica al mondo”. Il progetto prevede di realizzare una centrale fotovoltaica a terra da 48 MW nel Southwick Estate a Portsmouth. A regime l’impianto produrrà abbastanza energia elettrica pulita per soddisfare le esigenze elettriche di 11.000 case e lo farà impattando il meno possibile sull’ambiente.

 

Per dar vitra alla loro centrale fotovoltaica ecocompatibile, le due aziende hanno adottato un approccio responsabile che cura nel dettaglio tutte le fasi del progetto dall’istallazione al monitoraggio della centrale. I lavori inizieranno con un’analisi completa del sito sotto il profilo ecologico, al fine di stilare un piano per la protezione della fauna locale e la tutela del loro ecosistema.

Il piano prevede anche: la piantumazione di fior di campo tra i moduli per ricreare l’habitat necessario alle specie impollinatrici, come le api e le farfalle; l’uso di energia solare e generatori biodiesel durante la fase di costruzione; l’impiego di servizi igienici di compostaggio permanenti per il personale addetto all’istallazione e alla manutenzione dell’impianto; mensa a km zero durante i lavori di costruzione e riciclaggio di rifiuti alimentari; carpooling per tutti gli spostamenti da e verso il sito d’istallazione; telecamere a circuito chiuso funzionati grazie alla tecnologia delle fuel cell a idrogeno, per l’attività di vigilanza. Senza contare che in primavera e autunno, l’area verrà destina al pascolo e che Primose sta lavorando con le scuole locali per organizzare visite in loco e sessioni di apprendimento sui vantaggi delle energie rinnovabili.