(Rinnovabili.it) – Per essere efficienti le celle solari devono anche essere resistenti a neve, gelo, acqua e ondate di caldo. Per questa ragione spesso i produttori le ricoprono con la plastica, solitamente con etilene vinil acetato (EVA); nel dettaglio le celle vengono racchiuse in un film polimerico che viene scaldato, e una volta che la plastica si è ammorbidita, la pila di celle viene pressata in un laminatore in modo che risultino ben sigillate. Il vantaggio di questo processo, noto come vulcanizzazione, è che il prodotto così trattato non può disassemblarsi e questo protegge ogni unità dalle sollecitazioni meccaniche e termiche. Tuttavia, il tempo necessario per vulcanizzare il materiale può essere piuttosto lungo – la pila di celle deve rimanere nel laminatore per almeno 20 minuti e questo fa salire i costi di produzione.
Per questa ragione i ricercatori del Fraunhofer Center for Silicone Photovoltaics CSP situato nella città di Halle collaborando con l’azienda chimica Lanxess, stanno cercando il modo per incorporare le celle solari in maniera più efficiente. Insieme gli esperti sono riusciti a modificare il processo di laminazione riducendolo a 7-8 minuti invece di 20. “Siamo stati quindi in grado di ridurre la durata del processo complessivo di oltre il 50%”, spiega Stefan Schulze, leader del team dei materiali polimerici presso il CSP. “In confronto al processo standard, siamo quindi in grado di plastificare il doppio dei moduli su un sistema, il che ha effetti positivi diretti sui costi di produzione per unità.”
I ricercatori si sono lasciati ispirare dalle stampanti ad inchiostro che in pochi secondi vulcanizzano dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV). Il nuovo sistema ideato dal CSP e da Lanxess funziona proprio allo stesso modo. Attivato da radiazioni UV, piuttosto che dalle alte temperature, la stampa attraversa la plastica nel giro di pochi secondi, pur mantenendone intatta la qualità. Ma visto che rimangono aperti ancora alcuni interrogativi i ricercatori continuano ad esaminare il processo per ottimizzare i quattro parametri fondamentali come la quantità di radiazione, la temperatura, l’altezza della lampada e la velocità di avanzamento con cui i moduli devono passare sotto le lampade UV.