Celle solari in silicio HJT, pronte a rubare la scena alle PERC?
(Rinnovabili.it) – Chi ha detto che il silicio, da solo, ha già dato tutto quello che poteva offrire al fotovoltaico? Per il semiconduttore numero uno del settore solare, c’è ancora spazio di crescita in solitaria. O quasi. Lo ha dimostrato in questi giorni LONGi Green Energy Technology presentando una cella solare in silicio HJT con un’efficienza di conversione del 26,81%. Il valore – certificato in maniera indipendente dall’Institut für Solarenergieforschung di Hameln – rappresenta un record mondiale. Raggiunto peraltro non su un piccolo prototipo di laboratorio ma su un wafer a grandezza naturale attraverso le tecniche di produzione di massa.
Il lavoro dell’azienda cinese si è focalizzato sulla tecnologia HJT, acronimo inglese che identifica le celle solari a eterogiunzione. Introdotta dalla società giapponese Sanyo negli anni ’80, l’HJT combina le migliori qualità del silicio cristallino con quelle del film sottile di silicio amorfo per produrre una cella ibrida ad alta potenza in grado di superare le prestazioni della più popolare tecnologia PERC. Non solo. Grazie ad un minor numero di fasi di produzione e a temperature di elaborazione molto più basse, questa architettura offre da sempre il grande vantaggio di semplificare le linee industriali per il fotovoltaico.
Un sfilza di record per LONGi
In realtà per LONGi non si tratta del primo buon risultato. E’ da giugno 2021, che il team di ricerca e sviluppo della società ha inanellato una serie di record mondiali per celle solari in silicio HJT, aumentando l’efficienza dal 25,26% al 26,81%. E realizzando un miracoloso aumento dell’1,55% in un solo anno e quattro mesi.
“Migliorare l’efficienza e ridurre il LCOE (costo livellato dell’energia) è il tema eterno dello sviluppo dell’industria fotovoltaica”, ha commentato Li Zhenguo, Fondatore e Presidente di LONGi. “L’efficienza delle celle solari è il faro dell’innovazione della tecnologia fotovoltaica. Ogni miglioramento dello 0,01% richiede enormi sforzi. In particolare, le celle solari in silicio cristallino rappresentano quasi il 95% dell’attuale mercato fotovoltaico, quindi la massima efficienza di queste celle mostra anche il potenziale di sviluppo e la direzione dell’industria fotovoltaica”.