(Rinnovabili.it) – Il mondo della tecnologia energetica dà il benvenuto alle celle solari di IV generazione, frutto del lavoro svolto dall’Istituto Tecnologie Avanzate dell’Università del Surrey. Qui, infatti, il Professor Ravi Silva ha identificato la gamma di combinazioni tra materiali organici e inorganici che saranno alla base di nuova era tecnologica dei dispositivi fotovoltaici, aprendo la porta ad una produzione di energia solare per più efficiente, conveniente e su più ampia scala.
Le nuove celle 4G, così come definite da Silva, sono un ibrido che combinano il basso costo e la flessibilità dei film polimerici conduttivi (materiali organici) con la stabilità nella durata delle nuove nanostrutture (materiali inorganici). Questo mix tecnologico migliora la raccolta dell’energia solare e la sua conversione in elettricità, offrendo un’efficienza migliore rispetto alle attuali celle solari 3G (solo organico) mantenendo al contempo il loro basso costo.
Insieme a una serie di celebri istituti di ricerca, l’Università del Surrey è partner del programma europeo SMARTONICS (FP7), un progetto da 11,6 milioni di euro condotto dalla Università Aristotele di Salonicco. Questo progetto sta attualmente sviluppando macchine, strumenti e processi intelligenti per la produzione su larga scala di celle solari di IV generazione, utilizzando la tecnologia di stampa roll-to-roll. Presentando la nuova tecnologia 4G in un suo recente intervento alla 10° Conferenza Internazionale sulle Nanoscienze e Nanotecnologie (NN13) nel mese di luglio, il professor Silva ha spiegato: “Questi materiali di nuova generazione per le celle solari sono stati ingegnerizzati su scala nanometrica. Sono progettati per massimizzare la raccolta della radiazione solare, e generare in tal modo energia elettrica con maggiore efficienza”.