L’Università del Surrey ha identificato la gamma di combinazioni tra materiali organici e inorganici che saranno alla base di nuova era tecnologica dei dispositivi solari
Le nuove celle 4G, così come definite da Silva, sono un ibrido che combinano il basso costo e la flessibilità dei film polimerici conduttivi (materiali organici) con la stabilità nella durata delle nuove nanostrutture (materiali inorganici). Questo mix tecnologico migliora la raccolta dell’energia solare e la sua conversione in elettricità, offrendo un’efficienza migliore rispetto alle attuali celle solari 3G (solo organico) mantenendo al contempo il loro basso costo.
Insieme a una serie di celebri istituti di ricerca, l’Università del Surrey è partner del programma europeo SMARTONICS (FP7), un progetto da 11,6 milioni di euro condotto dalla Università Aristotele di Salonicco. Questo progetto sta attualmente sviluppando macchine, strumenti e processi intelligenti per la produzione su larga scala di celle solari di IV generazione, utilizzando la tecnologia di stampa roll-to-roll. Presentando la nuova tecnologia 4G in un suo recente intervento alla 10° Conferenza Internazionale sulle Nanoscienze e Nanotecnologie (NN13) nel mese di luglio, il professor Silva ha spiegato: “Questi materiali di nuova generazione per le celle solari sono stati ingegnerizzati su scala nanometrica. Sono progettati per massimizzare la raccolta della radiazione solare, e generare in tal modo energia elettrica con maggiore efficienza”.