(Rinnovabili.it) – E se la svolta per la tecnologia fotovoltaica fossero le celle solari di carta? Strano ma vero, un team internazionale di ricercatori sta sperimentando le fibre di cellulosa modificate come base per un nuovo rivestimento per i pannelli solari. L’Università del Marylad con l’Università della tecnologia del Sud della Cina e l’Università del Nebraska-Lincoln, ha pubblicato la ricerca sul nuovo materiale in un numero recente di Nano Letters, in cui si spiega come il gruppo di scienziati sia riuscito a venire a compromessi tra due fattori dicotomici nella tecnologia solare: la trasparenza e l’opacità ottica.
Come spiegano gli ingegneri, le prestazioni delle celle migliorano quando materiali possiedono entrambe le caratteristiche: un’elevata trasparenza ottica (per consentire una buona trasmissione luminosa) e una alta opacità (per aumentare la dispersione e quindi l’assorbimento della luce trasmessa all’interno del materiale). Ma finora, materiali con elevati valori di trasparenza (di circa il 90%) hanno sempre mostrato un’opacità molto bassa (inferiori al 20%). A risolvere il problema potrebbe essere proprio la nuova carta cellulosica fabbricata dal team, e in grado di vantare una trasparenza del 96% ed un’opacità del 60%. La ragione principale di questa buona prestazione in entrambe le aree è che la carta possiede una struttura nanoporosa al posto dei microcavità che si trovano nella carta tradizionale, cavità appositamente eliminate dagli scienziati con un trattamento dedicato. Per testarla nelle applicazioni solari, i ricercatori hanno ricoperto con la carta la superficie di una lastra di silicio. I test di laboratorio hanno mostrato che il rivestimento di carta può aumentare del 10% l’efficienza della cella.