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Celle fotovoltaiche in perovskite, nuovo record mondiale per l’efficienza

Un team di scienziati dell'Università Nazionale di Singapore hanno raggiunto una capacità di conversione del 24,35% con un'area attiva di 1 cm2

Celle fotovoltaiche in perovskite
Credits: National University of Singapore

Prossimo obiettivo: celle fotovoltaiche in perovskite con 25 anni di stabilità

(Rinnovabili.it) – Le celle fotovoltaiche in perovskite hanno finalmente raggiunto la fase commerciale. Dalla prima linea commerciale aperta nel 2021 in Polonia da Saule Technologies alla fabbrica tedesca di unità tandem realizzata da Oxford PV, la perovskite si sta timidamente affacciando al mercato. Ma in diversi laboratori internazionali si lavora ancora per incrementarne le prestazioni. L’ultimo risultato in tal senso arriva da un gruppo di scienziati della Università Nazionale di Singapore (NUS), che ha impiegato un nuovo materiale di interfaccia per realizzare una cella solare in perovskite da record. L’unità possiede un’area attiva di 1 cm2 ed è capace di convertire il 24,35% di luce incidente in elettricità.

Prima dell’impresa dell’NUS, la migliore cella in perovskite da 1 cm2 – la dimensione standard impiegata per il benchmarking – vantava un’efficienza del 23,7%. “Questo lavoro rappresenta il primo esempio di cella in perovskite a struttura invertita che supera le celle fotovoltaiche in perovskite ad architettura standard”, spiega il Professor Hou Yi, a capo del gruppo di ricerca. “Ciò è reso possibile dall’innovativo materiale di trasporto della carica. Poiché le architetture invertite offrono sempre un’eccellente stabilità e scalabilità, il raggiungimento di un’efficienza superiore rispetto a quelle a struttura standard rappresenta una pietra miliare significativa nella commercializzazione di questa tecnologia”.

Il risultato ha permesso all’innovazione dell’NUS di entrare di diritto nelle “Tabelle di efficienza delle celle solari“, pubblicazione che riporta le massime efficienze confermate in modo indipendente per celle e moduli solari.

Ma il team di Hou non vuole fermarsi qui e sta già lavorando per migliorare ulteriormente la stabilità del fotovoltaico in perovskite nei confronti dell’umidità. “Stiamo sviluppando una metodologia di invecchiamento accelerato personalizzata per portare questa tecnologia dal laboratorio alla fabbrica“, ha affermato il professore. “Uno dei nostri prossimi obiettivi è fornire celle solari in perovskite con 25 anni di stabilità operativa“.