Rinnovabili • Rinnovabili •

In Australia la casa solare di Tesla è in grid parity

Secondo la società di consulenza energetica CME,  la Tesla Powerwall 2.0 e un impianto fotovoltaico sono in grado di fornire alle case australiani energia elettrica a costi competitivi

In Australia la casa solare di Tesla è in grid parity

 

(Rinnovabili.it) – Gli ultimi annunci del ceo di Tesla, Elon Musk, avevano il sapore di puro marketing virtuale, piuttosto che di vere e proprie novità progettuali (vedi le tegole fotovoltaiche dalle “mirabolanti ma segrete” prestazioni). Nonostante ciò il pacchetto “casa solare” studiato dalla società continua a catalizzare grandi attenzioni, e non solo da parte dei consumatori. Secondo la società di consulenza CME, l’accoppiata pannelli solari sul tetto e batteria Powerwall 2.0 rappresenterebbe già un’offerta molta conveniente per gli utenti australiani: stando alle parole di Bruce Mountain, analista a capo della CME, il pacchetto Tesla sarebbe in grado di fornire energia elettrica a costi competitivi con quelli della rete.

 

Per capire quanto effettivamente si possa parlare di grid parity, Mountain prende come esempio, una casa tipo ad Adelaide con un consumo di 4.800 kWh l’anno e un impianto fotovoltaico da 5 kW, con una vita di 20 anni e una batteria domestica (l’ultima generazione di Powerwall ovviamente) da 14 kWh e una vita stimata di 10 anni. Agli attuali prezzi del mercato australiano (i calcoli si basano su una media di tutte le offerte dei 16 operatori di mercato che operano ad Adelaide) spiega l’analista, il mix tecnologico firmato Musk offrirebbe energia elettrica a un prezzo pari a quello di mercato considerando le offerte scontate, e ad uno più economico al lordo degli sconti.

Questo è stupefacente – commenta Mountain – Una famiglia tipo nella periferia cittadina può ora soddisfare le sue esigenze elettriche con l’energia solare e le batterie per circa la stessa cifra che avrebbero pagato con un’offerta competitiva sulla rete”.

 

Ma le intenzioni di Tesla sono quelle di ottenere un calo di prezzi ancora più consistente nel medio periodo. La società punta alla partnership con la giapponese Panasonic per la produzione di moduli fotovoltaici. Il destino di una eventuale collaborazione fra i due giganti è legato all’approvazione da parte degli azionisti, il cui voto è fissato per il 17 novembre.