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I big del carbone indiano investono 1,6 mld nel fotovoltaico

carbone indiano

 

Il fotovoltaico può convivere con il carbone indiano?

(Rinnovabili.it) – Il carbone indiano si sta ritagliando un posto al sole. Sebbene il combustibile fossile sia destinato a essere, ancora per molto tempo, la principale fonte energetica del Paese, il settore minerario indiano sta iniziando diversificare il proprio business puntando sulle energie rinnovabili, fotovoltaico in primis. Non si tratta di una ritrovata coscienza ecologica, ma di questioni prettamente economiche. La produzione nazionale di carbone, infatti, non riesce a tenere il ritmo con l’aumento della domanda energetica. Al punto da costringere Nuova Delhi ad aumentare le importazioni di carbone termico, che durante l’anno in corso sono passate da 158 Mt a 164 Mt. A pesare sulla forrnitura è anche un 2018 contrassegnato da livelli criticamente bassi nei giacimenti nazionali.

 

Non sorprende quindi sapere che la più grande società di estrazione del carbone del mondo, la Coal India Limited (CIL), e la più grande società indiana di estrazione di lignite, la NLC India Limited, abbiano annunciato in questi giorni una joint venture per installare 3 gigawatt di capacità fotovoltaica. Il progetto, del valore di oltre 1,6 miliardi di dollari, sarà sviluppato su terreni marginali, zone aride o bonificate di proprietà della stessa Coal India e in altre località del paese. E sarà finanziato con rapporto debito/equity (rapporto tra debiti finanziari netti e il patrimonio netto) di 70 a 30.

 

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In realtà per CIL non si tratta della prima volta nel fotovoltaico. La società afferma di essere stata incaricata dal governo indiano – il suo azionista di maggioranza – a raggiungere l’obiettivo “Net Zero Energy”. “Perché Coal India sia sostenibile – aveva spiegato questa primavera Gopal Singh, presidente del gruppo – dobbiamo diversificare: abbiamo già definito la nostra tabella di marcia e stiamo andando in grande stile verso il solare”. L’ambizioso obiettivo di CIL è riuscire a installare 20 GW di capacità fotovoltaica nei prossimi dieci anni. Una filiale di CIL – la Singareni Collieries Company Limited (SCCL) – aveva annunciato all’inizio di quest’anno i piani per realizzare 550 MW solari con cui per alimentare le sue attività minerarie.

 

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