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L’India prende la rincorsa: 500 GW di capacità rinnovabile in 10 anni

capacità rinnovabile india

 

L’India possiede una capacità rinnovabile di 75 GW ma, per raggiungere i target 2030, deve accelerare il ritmo

 

 

(Rinnovabili.it) – Quando si tratta di capacità rinnovabile, l’India sogna in grande. Lo ha già dimostrato in passato con l’ambiziosa National Solar Mission, sebbene meno incisiva del previsto, e ci riprova oggi con un piano per aggiungere altri 500 GW di energia verde sul territorio. Anand Kumar, capo del Ministero delle energie nuove e rinnovabili ha annunciato la settimana scorsa che il governo metterà all’asta fino 40 GW di nuova capacità l’anno da oggi fino al 2028. L’obiettivo di Nuova Delhi è non mancare quel 40% di combustibili non fossili nel mix elettrico che costituisce il target nazionale del 2030.

 

L’ingente programma di gare partirà da quest’anno. Le aste daranno spazio soprattutto al fotovoltaico e all’eolico: il programma ministeriale prevede, infatti, di offrire annualmente 30 GW di energia solare e 10 GW di energia eolica e la restante capacità rinnovabile a progetti di mini-idro e a biomasse.

Questa cifra esclude il grande idroelettrico. Se prendiamo in considerazione anche questi impianti, la cifra passa da 500 GW a 575 GW di nuova capacità”, ha spiega il segretario alle energie nuove, Anand Kumar, secondo dal palco del Summit Business India-Norvegia di Nuova Delhi. Secondo Kumar, se il prodotto interno lordo (PIL) del Paese dovesse crescere a un tasso del 6,5%, la capacità rinnovabile elettrica dovrà raggiungere almeno gli 840 GW per il 2030. Attualmente il paese può contare su 75 GW di potenza verde – pari al 22 per cento della produzione totale di energia elettrica installata – e altri 46 GW in fase di sviluppo.

 

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Peccato che alla crescita energetica sostenibile di questi anni continui ad affiancarsi un uso in aumento del carbone. La domanda indiana per questo combustibile fossile rimane così alta che, nel 2018, se sommata a quella di alcuni paesi del sud est asiatico, risulta aver compensato completamente i cali europei e americani (dati IEA). Il carbone non è l’unico ostacolo al progresso delle fer: per realizzare la capacità proposta, il Paese ha bisogno anche di crescer sul fronte delle soluzioni di stoccaggio e di creare un sistema di distribuzione dell’elettricità più affidabile e flessibile.

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