Rinnovabili

Ecco CAAB 3, uno dei più grandi impianti fv con accumulo d’Italia

caab 3

 

Conclusi i lavori del progetto CAAB 3, l’impianto commerciale da 450 kW realizzato senza incentivi

(Rinnovabili.it) – Ci sono voluti meno di 80 giorni per concludere i lavori di costruzione di CAAB 3, uno dei più grandi progetti di fotovoltaico commerciale con accumulo realizzati in Italia senza incentivi. Lo rende noto oggi REA che, tra le altre cose, ha curato la direzione dei lavori. L’impianto, le cui procedure di allaccio verranno ultimate il 15 marzo, sorge sulle coperture della Nuova Area Mercatale del Centro agroalimentare di Bologna (CAAB). Qui, su 2.600 m2 di tetto sono stati installati oltre 1.600 pannelli solari che da oggi faranno “compagnia” agli altri 100.000 m2 di coperture già solarizzati del Parco Agroalimentare FICO Eataly World.

 

Il nuovo tetto fotovoltaico, con una potenza complessiva di 450 kW, potrà produrre annualmente circa 520 MWh, un quantitativo in grado di soddisfare il consumo medio di 200 famiglie. Ma l’aspetto clou dell’opera non è la taglia quanto piuttosto l’assetto in autoconsumo, reso possibile anche grazie a un sistema di accumulo al litio da 50 kW (210 kWh di capacità). Le batterie aiuteranno il CAAB a utilizzare parte della sua produzione (196 MWh sui 520 stimati annualmente) per soddisfare fino all’80% delle sue esigenze elettriche.

 

caab 3

 

La tecnologia di storage installata, fornita dalla Energy Srl, ha previsto l’utilizzo di speciali inverter ibridi: questi sistemi integrano le funzioni di stoccaggio energetico con la capacità di convertire la corrente continua in corrente alternata. Inoltre il progetto sfrutta un software di “inseguimento” della curva di carico per ottimizzare l’utilizzo dell’energia accumulata all’interno delle batterie. L’obiettivo non è solo soddisfare la domanda elettrica del mercato ma anche rifornire due colonnine di ricarica auto realizzate nel parcheggio del Centro.

 

“Il CAAB3 – spiega il Prof. Giuseppe Mastropieri amministratore delegato REA e docente presso il corso di laurea internazionale di Electrical Engineering dell’Università di Bologna dimostra come sia per le grandi utenze civili sia per le utenze industriali il fotovoltaico è in grado di avere un ruolo centrale nei sistemi di autoproduzione; in abbinamento alle tecnologie di accumulo, se accuratamente dimensionato, consente di incrementare la flessibilità operativa degli impianti solari e le percentuali di autoconsumo con rendimenti che possono arrivare anche a rendimenti a doppia cifra”.

 

L’intervento, reso possibile dal contributo ricevuto dal Fondo EnERgia, fondo rotativo della regione Emila Romagna che ha garantito con tasso agevolato il 90 per cento del finanziamento per la realizzazione del progetto, presenta un rendimento finanziario superiore al 6 per cento, anche per effetto dell’accesso allo Scambio sul posto e dello scudo fiscale dell’iperammortamento.

Exit mobile version