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C’è vita ecosostenibile nel deserto

Dopo l’impianto pilota pianificato in Giordania, la Bellona Fondation stringe accordi per replicare l’iniziativa anche nell’emirato del Qatar

 

(Rinnovabili.it) – Il Sahara Forest Project, l’iniziativa lanciata da Bellona Foundation per trasformare le terre desertiche in verdeggianti aree coltivabili, compie importanti e nuovi passi avanti. E’ di oggi la notizia riguardante l’accordo tra l’associazione ambientalista e la società di fertilizzanti Qafco and Chemical Company e la compagnia chimica YARA Internatonal ASA per realizzazione del primo impianto pilota in Qatar. La struttura di prova sarà costruita su un’area di 10.000 metri quadrati nello stabilimento della Qafco e mostrerà il potenziale “agricolo” del deserto, implementando le colture con il solo utilizzo di acqua salata ed energie rinnovabili. L’impianto sarà pienamente operativo entro dicembre 2012 e ospiterà una combinazione unica di serre d’acqua salata, solare a concentrazione e fotovoltaico, stagni per la coltivazione delle alghe e strutture d’essiccazione.

A regime il Sahara Forest Project eviterà i problemi del sovra-sfruttamento del suolo, sia in termini di quantità di terreno utilizzato, sia in quanto localizzato in una zona che chiaramente non è in conflitto con la produzione alimentare. Le alghe sono state preferite alla produzione di biomassa tradizionale dal momento che richiedono molto meno spazio, crescono rapidamente e possono essere coltivate direttamente in acqua salata o in serre di acqua salata. Il Sahara Forest Project team, guidato dall’architetto Michael Pawlyn, dal designer Charlie Paton e dall’ingegnere strutturale Bill Watts, hanno già avviato la costruzione di un impianto simile in Giordania e le autorità norvegesi hanno concesso 480 mila euro per la realizzazione del centro di prova situato nei pressi della città turistica di Aqaba.

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