Tassa di accesso alla rete addio. La Corte Suprema bulgara ha revocato l'imposta che obbligava al pagamento di una parte delle entrate allo Stato
La sentenza della Corte Suprema, è stata rilasciata il 13 marzo scorso secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Novinite che ha sottolineato come la tassa, introdotta dalla Commissione Statale bulgara per la Regolazione dell’Energia e dell’Acqua (DKEVR) nel tentativo di superare un deficit di 250 milioni di euro determinatosi a seguito del collegamento di numerosi impianti eolici e fotovoltaici alla rete durante il 2012. Secondo le informazioni rilasciate dalla Novinite, l’Alta Corte ha revocato la quota di accesso alla rete per gli impianti costruiti nel 2010 e all’inizio del 2011 che secondo la decisione del governo hanno dovuto pagare il 20% delle loro entrate, e per le strutture costruite nel primo semestre del 2012 con una capacità di 30 kW, che hanno dovuto pagare il 39% del loro reddito.
Nel frattempo, l’Associazione fotovoltaico bulgaro (BPVA) ha commentato che centinaia di altre aziende del settore hanno presentato ricorsi simili contro la tassa di accesso alla rete.