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Il Belgio studia incentivi per il fotovoltaico di comunità

Dalle Fiandre arriva la proposta di sostenere fiscalmente i nuovi progetti di eolico e fotovoltaico di comunità

fotovoltaico di comunità
Bart Tommelein

 

Il fotovoltaico di comunità conviene

 

(Rinnovabili.it) – Incentivare il fotovoltaico di comunità come strumento per aumentare la percentuale d’energia pulita nazionale e nel contempo offrire dei ritorni economici ai cittadini. È l’idea che arriva dal Belgio che, a pochi giorni dall’inaugurazione di un nuovo mega impianto sul tetto (2,2 MW di potenza), cerca di venire incontro all’evoluzione del mercato energetico. La mini generazione distribuita sta rapidamente cambiando gli investimenti belgi e nelle Fiandre è particolarmente evidente: nel 2016 la nuova capacità solare della regione è cresciuta soprattutto grazie alle installazioni residenziali e commerciali. Merito in parte delle politiche del governo regionale che ha avviato un sistema di scambio di certificati verdi e uno di quote per le energie rinnovabili.

Per cavalcare l’onda, il ministro fiammingo Bart Tommelein ha annunciato di star studiando nuove leve fiscali per promuovere progetti rinnovabili condivisi. Parlando al quotidiano locale Gazet van Antwerpen, Tommelein ha presentato il progetto come una soluzione per superare i bassi ritorni economici dei conti di risparmio.

 

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“Le persone – ha commentato il ministro – devono rendersi conto che i pannelli solari sono molto redditizi. Fino a cinque anni fa avevo dei moduli istallati con il vecchio sistema di sovvenzioni. Dopo essermi trasferito, reinstallato i pannelli senza meccanismi incentivanti. Le mie entrate sono più alte di quando potevo ancora godere delle sovvenzioni. Questo perché la tecnologia è divenuta più economica ed efficiente. Sto ottenendo un ritorno del 6% annuo, in otto anni avrò coperto l’investimento e i moduli durano per venti anni”.

 

Più economici o meno, non tutti possono permettersi di investire nell’energia solare. Per questo motivo Tommelein intende studiare e applicare degli incentivi fiscali che permettano di favorire i progetti di eolico o fotovoltaico di comunità. La nuova misura dovrebbe sostenere, ad esempio, i genitori che vogliono investire nei tetti solari sulle scuole dei loro bambini o i clienti che vogliono solarizzare le coperture del supermercato di zona. Il ministro ha anche aggiunto che il sussidio avrà vita breve perchè “i membri delle comunità capiranno da soli che il solare è redditizio anche senza alcun incentivo”.