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Barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione per l’Olanda

Istallate su un tratto dell’autostrada A2, le innovative strutture fonoassorbenti sono costituite da pannelli in plastica colorata che catturano l’energia solare incanalandola verso celle solari nascoste

Barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione per l'Olanda

 

(Rinnovabili.it) – Pannelli semitrasparenti e colorati, in grado di assorbire i suoni mentre, contemporaneamente catturano e concentrano l’energia del Sole per trasformarla in elettricità. Sono le nuove barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione che sta sperimentando l’Olanda. A margini dell’autostrada A2, nei pressi di Den Bosch, sono state istallate a metà giugno due nuove strutture fonoassorbenti in grado di produrre energia. L’idea da cui sono partiti i progettisti – un team di scienziati della Eindhoven University of Technology – ricorda da vicino le barriere antirumore fotovoltaiche oggi presenti in Italia (si pensi all’autostrada del Brennero) in cui i moduli fotovoltaici sono integrati sulla cima della struttura fono assorbente.

 

Barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione, tra estetica e funzionalità

Nel progetto olandese però il ruolo chiave lo giocano i concentratori solari luminescenti (LSC), pannelli polimerici translucidi sviluppati dal ricercatore Michael Debije: questi elementi catturano l’energia dei raggi solari indirizzandola alle celle in silicio contenute, o per meglio dire nascoste, nella loro stessa cornice. “Grazie ai diversi colori a disposizione gli LSC sono visivamente molto attraenti, il che li rende ideali per l’utilizzo nell’ambiente costruito”, spiega Debije del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’ateneo. A beneficiarne non è solamente l’estetica: i concentratori solari luminescenti sono prodotti con materiali economici, sono leggeri e flessibili, non vanno incontro a problemi di dissipazione del calore e funzionano anche in condizione di luce diffusa.

 

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Energia pulita a km 0

Per i Paesi Bassi si tratta di una prima assoluta: il progetto intende valutare le potenzialità di questa tecnologia (sia in termini di produzione energetica che di fono assorbenza), le esigenze di manutenzione e la resistenza alle diverse condizioni ambientali e a possibili atti vandalici. Nel dettaglio il test ora in corso è effettuato su due barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione, ognuna larga 5 metri ed alta 4,5. I primi risultati della ricerca mostrano che 1 km di queste strutture fonoassorbenti è in grado di generare abbastanza elettricità da soddisfare le esigenze elettriche di 50 famiglie.