Il Ministero dell'Agricoltura anticipa alcuni cambiamenti che potrebbero essere introdotti nel nuovo DM Parco Agrisolare,: aumento ad 1 MW della potenza fv ammessa e limiti di spesa per l'accumulo portato a 100 mila euro
DM e Bando Parco Agrisolare 2023, cosa cambia con l’anno nuovo
(Rinnovabili.it) – Il progetto Parco Agrisolare del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza procede spedito. Dopo l’assegnazione di un primo 30% delle risorse ai beneficiari del bando 2022, il Ministero dell’Agricoltura (MASAF) è al lavoro per preparare il secondo round di contributi per la solarizzazione degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. E come annunciato dal ministro Francesco Lollobrigida al Tavolo di Partenariato sullo stato attuazione del PNRR, potrebbero arrivare alcune importanti novità per il bando Parco Agrisolare 2023.
Il dicastero sta attualmente chiudendo la notifica del nuovo DM di definizione delle modalità applicative. Il provvedimento conterrà le indicazioni rispetto alla massima spesa e alla potenza finanziabili, così come le tipologie di contributo in conto capitale per l’investimento; con piccole ma significative modifiche rispetto al 2022. L’ipotesi al vaglio del MASAF è quella di emanare una gara con nuove regole e possibilità maggiori per quanto riguarda la generazione fotovoltaica. “Occorrono dei miglioramenti per rendere più efficiente la misura anche dal punto di vista dell’interesse dei beneficiari e della produzione di energia per raggiungere i target 2023 e 2024“, scrive il Ministero nella presentazione dei suoi prossimi step in materia di PNRR.
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Nuova taglia massima per gli impianti fotovoltaici
Le proposte del MASAF per il Bando Parco Agrisolare 2023 rivendono le spese ammissibili con l’obiettivo di incrementare la produzione rinnovabile e “portare un numero maggiore di agricoltori ad interessarsi alla misura per le proprie imprese”. Nel dettaglio il DM potrebbe alzare la soglia massima di potenza installabile per il fotovoltaico ai fini della richiesta del contributo dagli attuali 500 kWp fino ad 1 MWp. Ricordiamo che in ogni caso gli impianti devono essere di nuova costruzione, essere installati unicamente sulle coperture di fabbricati e serre esistenti ed essere destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola.
Nel contempo la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100mila euro, mentre quella per dispositivi di ricarica fino a 30mila euro. Inoltre scrive il dicastero “sarà possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica”.
In aggiunta il Bando Parco Agrisolare 2023 potrebbe presentare modifiche anche alle tabelle delle categorie imprese.
Ricordiamo che il Piano nazionale di Ripresa e resilienza ha stanziato complessivamente per l’intervento 1,5 miliardi di euro di cui risultano ad oggi impegnati circa 506 milioni a fronte di 800 domande presentate nel 2022. Al momento, sottolinea il Ministero dell’Agricoltura, “sono in fase di lavorazione le procedure per l’attivazione dei circuiti finanziari”.
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