Il provvedimento dedicato alle autorizzazioni per le rinnovabili resterà in vigore per un anno
(Rinnovabili.it) – In arrivo nuove misure d’emergenza, temporanee e mirate, per accelerare la diffusione degli impianti rinnovabili in Europa. La Commissione europea ha presentato in queste ore la bozza di Regolamento contenente una serie di semplificazioni burocratiche. “Scorciatoie” che potranno essere attuate dagli Stati membri in modo rapido, senza richiedere onerose modifiche alle procedure e ai sistemi giuridici nazionali; e che rimarranno in vigore per un anno, dando ai Paesi UE il tempo per completare il recepimento della nuova Direttiva sulle Energie Rinnovabili.
La proposta arriva a seguito delle pressioni del Consiglio e si focalizza sulle autorizzazioni di tecnologie e interventi chiave, di rapida implementazione e basso impatto ambientale: dal repowering degli impianti rinnovabili prossimi alla fine vita economica, all’installazione di pannelli solari e pompe di calore.
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Interesse pubblico prioritario
La novità più importante del Regolamento UE? La progettazione, realizzazione e esercizio di impianti rinnovabili, così come le relative reti di connessione e sistemi di accumulo sono definiti di “interesse pubblico prioritario” e “a servizio della salute e sicurezza pubblica”. Ciò consentirebbe alle nuove procedure di autorizzazione di beneficiare con effetto immediato di una valutazione semplificata per specifiche deroghe alla legislazione ambientale dell’UE. Più critico il passaggio successivo che spiega come per i progetti che abbiano adottato misure di mitigazione adeguate e svolto un monitoraggio accurato della loro efficacia, l’eventuale uccisione o disturbo di specie protette non sarà considerata intenzionale.
Fotovoltaico sugli edifici
La Commissione propone il termine massimo di un mese per la procedura di autorizzazione dedicata agli impianti fotovoltaici e ai connessi sistemi di accumulo. A patto che l’installazione avvenga su strutture artificiali, esistenti o future, comprese i tetti e le facciate degli edifici. Sono escluse le superfici idriche artificiali. La proposta di regolamento esonera questi impianti anche dalla necessità di effettuare determinate valutazioni ambientali, introducendo il concetto di ‘silenzio amministrativo positivo‘.
Pompe di calore
Il provvedimento accelera le procedure di rilascio delle autorizzazioni introducendo un termine massimo di tre mesi e una procedura semplificata per la connessione alla rete delle pompe di calore fino a 12 kW di capacità. O 50 kW se l’impianto è sia di un prosumer e sia parzialmente alimentato da energie rinnovabili.
Repowering
Il testo snellisce il processo di rilascio delle autorizzazioni applicabili a ripotenziamento degli impianti rinnovabili prossimi al fine vita economico, includendo tutte le valutazioni ambientali pertinenti nel nuovo termine massimo di sei mesi. La proposta specifica inoltre che la VIA dovrebbe limitarsi all’ampliamento rispetto al progetto originario e aggiunge una procedura semplificata per le connessioni alla rete nei casi in cui il repowering non superi un aumento del 15% della capacità totale rispetto al progetto originario.