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Autorità per l’Energia: i RIU possono diventare SEESEU

Autorità per l’Energia: i RIU possono diventare SEESEU

 

(Rinnovabili.it) – L’ultimo passo normativo dei Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC) e Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) è stato compiuto. L’Autorità per l’Energia ha completato la regolazione in materia con una nuova delibera che mette mano anche alla data di decorrenza del relativo Testo Integrato. L’atto dell’Authority introduce una grande novità in tema di RIU, ovvero le Reti interne di utenza. Si tratta di un sottoinsieme degli SDC, reti elettriche private che distribuiscono energia elettrica all’interno di un sito industriale, commerciale o di servizi condivisi geograficamente limitato, senza rifornire clienti civili.

 

Con la nuova delibera alcune RIU diventeranno SEESEU, acronimo che indica sistemi elettrici, connessi direttamente o indirettamente alla rete pubblica, all’interno dei quali il trasporto di energia elettrica per la consegna alle unità di consumo che li costituiscono non si configura come attività di trasmissione e/o di distribuzione, ma come attività di autoapprovvigionamento energetico. Quest’ultimi sono caratterizzati dalla presenza di almeno un impianto di produzione e un’unità di consumo, direttamente connessi tra loro mediante un collegamento privato senza obbligo di connessione a terzi e collegati, direttamente o indirettamente, tramite almeno un punto di connessione, alla rete pubblica. Il riconoscimento come SEESEU (o SEU) comporta delle agevolazioni tariffarie sull’energia elettrica autoconsumata (prodotta e non prelevata dalla rete), in particolare sulle parti variabili degli oneri generali di sistema, tali da rendere questi elementi i più interessanti sul piano degli investimenti nel fotovoltaico.

 

Secondo quanto predisposto dall’Authority, le RIU caratterizzate da un unico produttore e un unico cliente finale potranno accedere a una nuova tipologia di SEESEU denominata “Seeseu-D”. Cosa comporta la nuova classificazione? Uno snellimento delle pratiche amministrative, che manterrà tuttavia invariata l’applicazione dei corrispettivi di dispacciamento. La richiesta di qualifica va fatta entro il 31 marzo 2017.

 

Inoltre sarà permessa anche la realizzazione, all’interno dei SEESEU-A e dei SEESEU-D, di impianti che producono energia elettrica a partire da recuperi di calore, salti di pressione o altre forme di recupero energetico senza che essi comportino il venire meno della qualifica.

La delibera, infine, stabilisce lo slittamento della decorrenza del Testo unico sugli SDC (Tisdc) dal 1° gennaio al 1° ottobre 2017, con la richiesta che anche Terna e Acquirente Unico prevedano coerentemente le proprie scadenze per le singole attività operative poste in capo ai gestori delle RIU.

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