L’Esco piemontese si aggiudica il bando RSE. Il progetto sarà studiato per analizzare costi e benefici delle comunità energetiche
Fotovoltaico e batterie per il nuovo progetto di autoconsumo collettivo ad Alessandria
(Rinnovabili.it) – Trasformare un condominio in una piccola e sperimentale comunità di prosumer. Questo l’obiettivo del progetto di energy wave, società ESCo di proprietà del gruppo Antas. La srl si è aggiudicata il secondo posto a livello nazionale del bando RSE su autoconsumo collettivo e Energy Communities. La gara è stata lanciata per individuare alcuni progetti sperimentali da studiare e monitorare dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. L’obiettivo è contribuire attivamente al nuovo processo di definizione delle comunità energetiche, ossia insiemi di utenze (residenziali, industriali o del terziario) dove i consumi e l’autoproduzione energetica sono gestiti come un unico ecosistema.
“Le comunità energetiche rappresentano una grande opportunità per la transizione energetica e come energy wave crediamo molto nella generazione distribuita sotto forma di autoconsumo collettivo perché rappresenta la prossima sfida”, spiega Stefano Granella, CEO della ESCo. “Aver vinto questo progetto è una grande soddisfazione perché possiamo metterci in gioco e mettere al servizio di tutti i risultati della sperimentazione che, si spera, diventi presto un modus operandi per il nostro sistema energetico nazionale”.
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In cosa consiste il progetto piemontese? L’iniziativa interessa un condominio di Alessandria con 109 utenze, ognuna dotata di contatore elettrico 2G. Nel complesso, l’edifico richiede circa 382.500 kWh di energia elettrica l’anno. A partire da questo dato, la società ha impostato un programma di autoconsumo collettivo, sfruttando energia solare ed accumulo.
L’iniziativa prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell’immobile con una potenza di 19,8 kWp. I moduli dovrebbero produrre circa 23.760 kWh l’anno. “In base alle stime di progetto l’autoconsumo totale sarà pari al 100% della produzione elettrica”, sottolinea energy wave. “Parallelamente è prevista l’installazione di un accumulo elettrochimico con capacità pari a circa 5 kWh per massimizzare l’autoconsumo qualora questo si discosti da quello preventivato, così da massimizzare la resa economica del sistema”.
Il progetto sarà monitorato nel tempo per comprendere costi e benefici complessivi degli schemi di autoconsumo collettivo. L’analisi prenderà in considerazione anche le possibili barriere (regolatorie, tecniche, normative, amministrative, ambientali, sociali, ecc.) in grado di limitarne lo sviluppo, anche al fine di valutare scalabilità e replicabilità.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico è completamente a carico di energy wave; in questo modo le famiglie che hanno aderito al progetto non dovranno fare alcun investimento e potranno utilizzare tutta l’energia prodotta.
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