Le modifiche introdotte dal ministero dell’Energia hanno avuto l’effetto desiderato: al fotovoltaico sono stati assegnati 3.909 MW e i rimanenti 1.128 sono andati all'eolico
Le aste rinnovabili spagnole alzano il tiro a 5 GW
(Rinnovabili.it) – L’industria solare può tirare un sospiro di sollievo. Le modifiche apportate da Madrid al sistema di aste rinnovabili spagnole, hanno favorito stavolta il fotovoltaico, grande escluso dall’ultima gara governativa. Ne dà notizia il Ministero dell’Energia comunicando i vincitori di luglio e le offerte ricevute. Quest’ultima asta ha messo in gara un contingente di potenza di 5.037 MW, oltre 2mila MW in più rispetto quanto inizialmente previsto per venire incontro al forte interesse dimostrato dagli operatori nazionali e internazionali.
Sul piano pratico è stato un testa a testa fra eolico e fotovoltaico, le uniche due tecnologie ammesse in questo round. Tuttavia, il meccanismo di selezione è rimasto identico: ci si basa sulla neutralità tecnologica e su un “floor price” (prezzo minimo) per le offerte, fissato dal Governo. Questi prezzi rappresentano una sorta di sconto, ossia quanto i partecipanti possono ridurre la propria offerta rispetto al prezzo di riferimento, e sono differenti a seconda della tecnologia a cui si riferiscono.
Questo sistema, spiega il Ministero dell’energia, garantisce che l’energia prodotta sarà remunerata esclusivamente dal mercato, alla pari con tecnologie convenzionali non rinnovabili, senza premi supplementari da parte del sistema elettrico. In altre parole senza alcun costo per i consumatori.
In caso di parità d’offerte, il meccanismo premia le proposte progettuali con più ore di esercizio. Ovviamente in uno scontro eolico – solare, la vittoria è inevitabilmente del primo e le prime aste rinnovabili spagnole avevano largamente favorito l’energia del vento, assegnando all’industria eolica quasi tutto il contingente in gara.
Anche per questo il governo è dovuto intervenire per modificare i singoli floor price, aumentando lo sconto possibile per il fotovoltaico. Come risultato la situazione si è ribaltata: al fotovoltaico sono stati assegnati 3.909 MW e i rimanenti 1.128 sono andati all’eolico.
A farla da padrone sono state in realtà soprattutto alcune aziende. La Cobra (ACS Group) si è aggiudicata ben 1.550 MW degli oltre 5mila totali, seguita da X-Elio (455 MW), Enel Green Power (339 MW), FORESTALIA (316 MW), Gruppo Gas Natural (250 MW), Solaria (250 MW), Prodiel (182 MW) e Greenalia (133 MW).