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Il successo dell’asta spagnola: per il solare un’offerta da 0,014 €/kWh

Non raggiunge il record mondiale, ma la nuova gara della Spagna ha assegnato 3 GW di nuova capacità eolica e fotovoltaica a prezzi inferiori del 43% a quelli di mercato. Ribera: "Incorporare fonti pulite nel sistema si traduce rapidamente in risparmi per famiglie, aziende e industrie"

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Credits: www.miteco.gob.es

La prima asta spagnola con il meccanismo “pay as bid”

(Rinnovabili.it) – Procede spedita la crescita delle rinnovabili in Spagna. Lasciatosi alle spalle i vecchi problemi politici e legislativi in campo energetico, il Paese è partito in quarta per riconquistare il podio europeo dell’energia pulita. E i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’ultima asta spagnola – meccanismo che permette di distribuire gli incentivi in funzione del maggior ribasso offerto – ha assegnato 3.034 MW rinnovabili a prezzi ben inferiori a quelli del mercato. Per la precisione, scrive il Ministero per la Transizione ecologica, “il 43% in meno rispetto al prezzo stimato a lungo termine”. 

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Un risultato non del tutto imprevedibile. Soprattutto se si considera che questo primo round del programma 2020-2025 ha raccolto un’offerta totale tre volte superiore al contingente messo in gara. Testimonianza pratica della rinnovata attrattività del quadro legislativo spagnolo per le fonti di energia pulita. “I risultati positivi di questa prima asta mostrano tutto il potenziale che le rinnovabili hanno nel nostro Paese”, ha affermato la ministra alla transizione energetica Teresa Ribera. “Essendo la fonte di generazione più economica, incorporare energie pulite nel sistema si traduce rapidamente in risparmi per famiglie, aziende e industrie, nella creazione di attività e posti di lavoro in segmenti in cui la Spagna è in prima linea e in una minore dipendenza dall’energia straniera”.

Nuovo prezzo record per le rinnovabili spagnole

L’asta era del tipo “pay as bid”, formula approvata da un recente Decreto Regio. In questo caso, gli sviluppatori fanno un’offerta per il prezzo che sono disposti a far pagare per l’energia prodotta dai loro impianti. Se selezionata come vincente, quella offerta sarà dunque il compenso che riceveranno per un periodo di almeno 12 anni, a seconda della tecnologia. Il governo spagnolo ha affermato che circa 2,04 GW di capacità sono stati assegnati agli sviluppatori fotovoltaici, mentre quelli eolici hanno ottenuto 998 MW. L’offerta più bassa per il fotovoltaico è stata di 0,01498 euro / kWh (0,018$/kWh, ossia 0,005 dollari in più ripeto dal record mondiale ); la più alta è stata di 0,02890 euro / kWh, con un prezzo medio di 0,02447 euro / kWh. L’offerta più bassa per l’energia eolica è stata di 0,020 euro / kWh.

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L’utility portoghese EDP, l’italiana Falck Renewables e la sudcoreana Hanwha sono state le uniche aziende straniere ad assicurarsi un posto nell’asta spagnola. Tutti gli altri vincitori erano società nazionali, tra cui Iberdrola ed Endesa.