L’associazione critica il nuovo DTR sugli incentivi in Conto Energia, chiedendo di rimuovere il limite per i sussidi alla produzione fotovoltaica
(Rinnovabili.it) – Stupore: questo è lo stato d’animo espresso da AssoRinnovabili in una nota dopo la diffusione, da parte del GSE, del nuovo Documento Tecnico di Riferimento per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia. Secondo l’associazione, il gestore del servizio avrebbe stabilito «criteri stringenti e diversi da quanto pattuito originariamente in merito al valore limite degli incentivi assegnabili a ciascun impianto su cui siano stati effettuati interventi di efficientamento, sulla base della necessità di non superare il limite di 6,7 miliardi di euro annui imposto dal Decreto ministeriale 5 luglio 2012 per gli incentivi alla produzione fotovoltaica». Questo aspetto, nel decreto ministeriale, secondo AssoRinnovabili aveva un carattere puramente indicativo, volto unicamente ad individuare una data di scadenza dei conti energia.
«Di conseguenza il GSE oltrepassa il perimetro delle sue funzioni, contrapponendosi a quanto previsto dalle politiche incentivanti europee e nazionali che mirano alla massimizzazione dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili». In pratica, il timore è che «con questo documento venga impedito agli operatori di migliorare l’efficienza dei propri impianti», afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente di AssoRinnovabili. La richiesta dell’associazione è quindi di rimuovere questo nuovo limite sulla soglia massima di energia incentivabile, dato che, così com’è, «porterebbe ad una minore efficienza degli impianti realizzati».
Il DTR del GSE mira a definire le regole per garantire la corretta gestione in efficienza degli impianti incentivati e illustra le modalità che gli operatori sono tenuti a seguire per salvaguardare il diritto agli incentivi. Durante il periodo di incentivazione, può presentarsi l’esigenza di apportare modifiche agli impianti solari come ad esempio il cambio di titolarità o la sostituzione dei componenti d’impianto.
Nel dettaglio le modifiche in questione possono essere di carattere:
– tecnico-progettuale (es. spostamenti, sostituzioni componenti, variazione della tipologia installativa, della configurazione elettrica, modifica del layout impiantistico, ecc.);
– giuridico (es. cambi di titolarità dell’impianto, cambi di proprietà del sito di installazione ecc.);
– commerciale (es. cambi di regime commerciale per la valorizzazione dell’energia immessa in rete ecc.);
– amministrativo (es. cambi di IBAN del Soggetto Responsabile, rettifiche di dati anagrafici dell’impianto fotovoltaico ecc.).