(Rinnovabili.it) – Mentre per il Decreto Sviluppo è ancora un nulla di fatto – il CdM di ieri si è chiuso ancora senza risultati sostanziali – l’Ater, l’associazione per la tutela delle Energie Rinnovabili, si pronuncia in merito al contenuto dell’articolo 9 che prevede l’adeguamento del sistema di incentivi dedicato alle eco-energie alla media tariffaria europea. L’associazione ne domanda la modifica motivando la richiesta con la preoccupazione di un serio rischio per il sistema nazionale delle energie rinnovabili. “L’articolo 9 – ha dichiarato Antonio Rainone, presidente di ANTER – prevedrebbe infatti l’adeguamento del sistema di incentivi alla media europea, senza tenere conto che questa comprende anche Paesi come la Germania dove lo stesso governo finanzia la ricerca e promuove l’export e dove vi sono economie di scala per un settore che ha avuto uno sviluppo negli ultimi 10 anni. In Italia in questo momento che il mercato risponde bene in particolare negli impianti fino a 20 kW, non è opportuno ridurre le tariffe, visto che una riduzione vi è già stata rispetto al III Conto Energia e soprattutto in considerazione del fatto che il IV Conto Energia prevede una coerente riduzione nel corso dei prossimi anni”. La contro proposta avanzata dall’Anter è quella di un rafforzamento degli incentivi per la diffusione di impianti domestici, condominiali fino a 20kW e degli impianti riservati al comparto delle PMI fino a 50 kW, ritenuti “il vero tessuto economico del nostro Paese e che anche attraverso la riduzione dei costi energetici possono migliorare la loro competitività”.