Una garanzia da 1 miliardo di dollari potrebbe attirare fino a 15 miliardi di investimenti per realizzare i primi 20 GW solari
(Rinnovabili.it) – Semaforo verde per un nuovo meccanismo di sostegno per i progetti fotovoltaici in Africa. Parliamo del Common Risk Mitigation Mechanism (CRMM), progetto firmato dall’Alleanza Solare Internazionale (International Solar Alliance- ISA) che parte in questi giorni in via sperimentale. Il CRMM nasce con l’obiettivo di ridurre il costo della finanza per le energie rinnovabili e il prezzo complessivo dell’elettricità prodotta dagli impianti solari. La fase pilota prevede l’implementazione di un fondo di garanzia comune – il Paris Guarantee Fund – da un miliardo di dollari che, secondo le parti interessate, ridurre i rischi finanziari legati ai nuovi progetti. Il fondo dovrebbe attrarre investimenti per 15 miliardi di dollari con cui realizzare i primi 20 GW di capacità fotovoltaica progettati dall’Alleanza.
L’ISA – che oggi annovera 44 firmatari – è stata creata infatti con l’obiettivo di fare fronte comune nello sviluppo fotovoltaico e installare 1000 GW di energia elettrica solare nei suoi Stati membri entro l’anno 2030.
>>Leggi anche Al via l’Alleanza Solare Internazionale: target di 1000GW al 2030<<
Gli impianti si concentreranno nei mercati in via di sviluppo, soprattutto in Africa. Se il progetto pilota avrà successo, l’approccio sarà esteso anche agli altri 975 GW.
L’alto costo di produzione e la mancanza di infrastrutture sono i problemi principali per lo sviluppo diffuso dell’energia in queste aree. Il fondo di garanzia aiuterà a coprire questi costi e diminuendo il rischio finanziario per i Paesi. “La messa in comune dei rischi ridurrebbe le duplicazioni delle variabili di rischio, fornendo un’unica copertura di garanzia a prezzi inferiori rispetto i prodotti assicurativi esistenti – ha affermato Arunabha Ghosh, CEO del Consiglio per l’energia, l’ambiente e l’acqua, uno dei soggetti interessati che ha lavorato allo studio di fattibilità – Uno sforzo multinazionale di questa natura mi fa sperare che una transizione energetica pulita sia possibile e attuabile”.
Il rapporto di fattibilità per l’attuazione del CRMM è stato supportato da 17 nazioni, tra cui India, Francia, Australia, Mali, Nigeria e Namibia.