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Svezia: alghe marine per aumentare l’efficienza dei moduli fotovoltaici

Il team svedese SUNALGAE ha ottenuto un aumento della resa del 4% dalle tradizionali celle fotovoltaiche schermandole con un nanomateriale derivato dalle diatomee

alghe marine fotovoltaicoLe alghe marine hanno naturali capacità di assorbimento della luce anche a bassissimi livelli di esposizione

 

(Rinnovabili.it) – Le alghe marine potrebbero aumentare la resa dei moduli fotovoltaici: ne sono convinti i progettisti di SUNALGAE, un team di ricerca svedese che, in cooperazione con il programma Ue LIFE, ha sviluppato un sistema di protezione e potenziamento delle celle fotovoltaiche sfruttando le proprietà biologiche di una specifica famiglia di alghe, le diatomee.

 

I ricercatori della SUNALGAE sono partiti da una constatazione: il mercato del PV è in costante crescita, produce energia pulita ma necessita di materiali innovativi per aumentare la resa. Di qui la scelta di guardare al mondo naturale: il team svedese si è concentrato sulla famiglia di alghe marine delle diatomee che ha sviluppato in millenni di evoluzione un guscio di silice con struttura nanoporosa naturale capace di intrappolare la luce anche a bassissime esposizioni.

 

Gli esperti di biotecnologia e di biologia marina del team SUNALGAE si sono concentrati su 2 tipi di pannelli fotovoltaici: quelli in silicio, attualmente i più utilizzati nel mercato, la cui produzione, però, richiede l’impiego di grandi quantità di materie prime, e le celle solari sensibilizzate con coloranti (DSSC), un’alternativa emergente che fa della flessibilità il punto forte: i DSSC, infatti possono essere utilizzati in diverse applicazioni e non devono essere posizionati su una superficie solida.

Il rivestimento nanoporoso ottimizzato dalle diatomee consente un aumento di efficienza del 4% su entrambe le tipologie di pannelli, un raggiungimento che permetterebbe l’aumento di energia solare prodotta per 1,2 miliardi di euro annui, secondo i risultati presentati dal SUNALGAE.

 

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Le diatomee sono state scelte anche per la naturale capacità di bloccare i raggi UV e proteggere quindi le celle fotovoltaiche dal degrado causato dall’esposizione continua.

A completamento del progetto, il team svedese si è concentrato anche sulla sostenibilità della materia prima: le alghe vengono prodotte in un processo ecologico in cui l’acqua viene pulita e i preziosi nutrienti utilizzati per la crescita delle piante vengono riciclati, il biossido di carbonio viene assorbito e viene prodotta anche una preziosa biomassa biologica sostenibile, in un ottica d’economia circolare.

 

Attualmente il progetto ha completato la fase di sperimentazione su due piccoli moduli di coltivazione delle alghe collegati a un vicino sito di allevamento ittico. Grazie al supporto del programma di finanziamento europeo LIFE, SUNALGAE punta a progettare impianti su larga scala entro il 2020.

 

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