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Aiuti alle rinnovabili: il fotovoltaico europeo scrive a Bruxelles

Aiuti alle rinnovabili: il fotovoltaico europeo scrive a Bruxelles(Rinnovabili.it) – L’orientamento dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato per l’energia rinnovabile potrebbe ostacolare le tecnologie emergenti, rallentare il calo dei costi del fotovoltaico e mettere seriamente a rischio il sostegno a progetti su piccola scala. Lo denunciano oggi 28 associazioni del settore solare comunitario in una lettera aperta a Joaquin Almunia, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per la concorrenza. Alla fine dello scorso anno Bruxelles ha proposto di introdurre aste inverse per supportare le tecnologie più mature, nel tentativo di stimolare la concorrenza nel mercato reale con le altre tecnologie energetiche. Tuttavia, l’industria solare è preoccupata che il processo di offerta competitiva possa far deragliare il mercato piuttosto che aiutarlo.

 

“Noi, come associazioni di categoria rappresentative del settore fotovoltaico di tutta l’Unione europea, siamo profondamente preoccupati che le proposte contenute negli Environmental and Energy State Aid Guidelines, recentemente presentate dalla Commissione europea … ostacolino sviluppo ad un costo competitivo e il successo di della tecnologia solare così come delle altre fonti rinnovabili”, si legge nella missiva che critica tra le altre cose anche una generale mancanza di flessibilità dei regimi di sostegno; elemento, sostengono i firmatari, che creerebbe incertezza tra gli investitori. “Crediamo fortemente che uno sviluppo economicamente efficiente delle energie rinnovabili in Europa sia possibile solo se gli aiuti di Stato sono concessi sulla base di meccanismi di sostegno su misura della specifica tecnologia”.

 

La lettera chiede inoltre che i Ventotto siano in grado di guidare le tecnologie verdi lungo la curva di apprendimento (le curve che descrivono l’andamento dei costi totali di investimento delle diverse tecnologie in funzione delle capacità installate), in linea con i nuovi criteri di prestito annunciati dalla Banca europea per gli investimenti (BEI). Infine, le associazione propongono che gli aiuti di Stato sotto forma di Feed-in Tariff rimangano ammissibili per piccole installazioni e progetti operativi al di sotto di una soglia di 5 MW.

 

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