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Agrovoltaico, equilibrio perfetto

Coniugare la produzione di energia solare con l’attività agricola tradizionale. Succede in provincia di Piacenza dove la R.E.M ha replicato il successo realizzato alcuni mesi fa a Virgilio

Esattamente un anno fa veniva inaugurato in Italia, a Virgilio in provincia di Mantova, il primo impianto agrovoltaico® mondiale, ovvero di sistema di produzione di energia solare attraverso pannelli posti ad alcuni metri di altezza dal terreno, permettendo così in contemporanea l’attività agricola tradizionale.

Ad un anno di distanza R.E.M. (Revolution Energy Maker) SpA, la holding che ha ideato e realizzato il progetto, stila un primo bilancio e pianifica le strategie future.

Dopo quello di Virgilio, nel giro di pochi mesi sono stati realizzati altri due impianti, a Castelvetro Piacentino e Monticelli d’Ongina, entrambi in provincia di Piacenza. La potenza complessiva di questi tre impianti è di circa 7 MW. A Virgilio la potenza è di 2,15 MW, il 28% del consumo domestico della popolazione locale; in provincia di Piacenza, invece, i due impianti hanno una potenza di 1,3 e 3,2 MW, capaci di produrre energia in grado di soddisfare il consumo energetico locale rispettivamente del 20% e del 49%. Intatte le capacità agricole dei terreni: a Virgilio i 15 ettari ricoperti dagli impianti del consorzio R.E.M. al momento producono cereali e foraggio; a Monticelli i 21 ettari produttori di energia sono coltivati a frumento.

La costruzione di un impianto agrovoltaico è il risultato del lavoro di una filiera tecnologica che coinvolge una molteplicità di comparti industriali: da quello metalmeccanico all’elettrico, dall’elettronico a quello delle costruzioni. Sono infatti sei le aziende coinvolte nel consorzio R.E.M.: Sandrini SpA di Mantova, Intergeo Srl di Remedello, Andrea Fustinoni & Figli di Bergamo, Dermotricos Srl di Coccaglio, Impresa Melis di Cagliari e Biesse Srl di Genova. A maggio del 2011, in concomitanza con l’inaugurazione del primo impianto, è entrata con una quota pari all’11% del capitale sociale anche la S.G.R. FuturImpresa, creata dalle Camere di Commercio di Milano, Como, Bergamo e Brescia. Le aziende operano rispettivamente nei settori della progettazione e installazione di linee elettriche di bassa, media e alta tensione; bioarchitettura; indagini geognostiche e restauro di edifici monumentali; sviluppo e installazione di centrali idroelettriche, fotovoltaiche, eoliche; impianti di cogenerazione; sistemi scientifici di controllo. Nel complesso R.E.M. ha prodotto nel 2011 un volume d’affari di circa 33 milioni di euro.

La costruzione dei tre siti di Mantova e Piacenza ha generato un indotto che ammonta a oltre 30 milioni di euro e che ha impiegato, direttamente e indirettamente, circa 700 maestranze. La maggior parte della componentistica necessaria è prodotta da aziende italiane leader nel proprio settore. In particolare, gli elementi strutturali chiave e gli inseguitori solari sono assemblati e collaudati nel sito produttivo di Coccaglio, vicino a Brescia; le aziende coinvolte nella filiera sono state circa 70.

Il progetto di R.E.M. si configura come una felice testimonianza dell’applicazione pratica della ricerca scientifica alle logiche industriali. Infatti per arrivare a questi risultati ci sono voluti diversi anni di studio, oltre ad un investimento iniziale di circa 2,5 milioni di euro. Nella fase d’ideazione sono stati coinvolti ingegneri, architetti paesaggisti, agronomi, fisici teorici ed esperti di meccanizzazione agricola.

L’agrovoltaico è un sistema di produzione di energia che prevede un impianto aereo a inseguimento solare totalmente integrato con l’agricoltura, realizzato su strutture mobili sospese, connesse fra loro attraverso un sistema di controllo e comunicazione wireless. L’idea è nata dalla necessità di sfruttare ampie superfici per poter produrre più energia. Gli ideatori del progetto hanno pensato all’applicazione su vasta scala soprattutto per quanto riguarda le grandi pianure europee.

Per l’elevato valore e l’unicità del progetto, R.E.M. ha depositato una domanda di brevetto internazionale e per questo motivo gli strateghi di R.E.M. guardano soprattutto all’Europa.