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Agrivoltaico in Nord Africa, il progetto ENEA-RES4Africa

Dalla sinergia tra ENEA e la Fondazione RES4Africa è nato progetto per diffondere l’energia da fonti rinnovabili nel Continente africano. Un importante supporto alla transizione energetica che ha nell’agrivoltaico il suo elemento chiave

Agrivoltaico
Credits: UC Davis College of Engineering (CC BY 2.0)

(Rinnovabili.it) – Consumo di suolo, scarsità di acqua e di risorse alimentari. Tre fattori di crisi e potenziali cause di conflitto soprattutto in un Continente complesso come l’Africa. Qui, più che mai, le energie rinnovabili possono rappresentare un fattore strategico per lo sviluppo. Da questo punto di partenza è nata l’idea di un progetto di largo respiro dedicato all’Africa. ENEA e la Fondazione RES4Africa (Renewable Energy Solutions for Africa), la fondazione che promuove la diffusione delle energie rinnovabili nel continente africano, hanno firmato il protocollo d’intesa che darà il via a una serie di progetti dedicati all’agrivoltaico.

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Dal 2016 ENEA è socio onorario di RES4Med, il network fondato per promuovere lo sviluppo delle rinnovabili nell’area del Mediterraneo e nei Paesi del Nord Africa. RES4Med svolge ormai da alcuni anni un importante ruolo istituzionale di raccordo interministeriale nazionale in ambito di cooperazione e sviluppo. Con RES4Africa il network ha allargato il proprio raggio d’azione anche al centro-sud del Continente.

La sinergia vincente tra acqua, energia e cibo

«Nell’ultimo decennio abbiamo rilevato come la progressiva diffusione delle fonti rinnovabili nei territori nordafricani abbia incrementato il conflitto sull’uso del suolo. In questo contesto, l’agrivoltaico ha dimostrato tutta la sua potenzialità nel migliorare l’integrazione tra energia e uso della terra. L’applicazione di questo sistema crea una sinergia vincente tra acqua, energia e cibo, configurandosi quindi come uno strumento fondamentale per una Fondazione come RES4Africa che dal 2012 porta avanti il suo lavoro di supporto alla transizione energetica africana» ha dichiarato Roberto Vigotti, segretario generale di RES4Africa.

Il consumo di suolo a fini energetici rischia di ridurre la disponibilità di risorse alimentari, un problema di primaria importanza a cui l’ENEA ha pensato di rispondere mettendo in campo la task force “Agrivoltaico sostenibile @ENEA”. Il gruppo di esperti è nato nello scorso mese di marzo per favorire il raccordo tra i principali soggetti coinvolti nelle fasi di progettazione, realizzazione e autorizzazione degli impianti agrivoltaici, sia sotto il profilo culturale e paesaggistico, che tecnico ed economico.

Nell’agrivoltaico una soluzione possibile

L’accordo con RES4Africa offre all’ENEA l’occasione per proseguire l’impegno a favore della transizione energetica in Africa, grazie alle ultime strategie in campo, come l’agrivoltaico.

Tuttavia, ha spiegato Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, «l’installazione di impianti fotovoltaici, considerata la loro maturità tecnologica, il basso costo e la semplicità dei sistemi, è strategica rispetto al raggiungimento degli obiettivi energetici dell’area. Ma per integrare le energie rinnovabili nel sistema elettrico locale sarà necessario attuare politiche e iniziative dimostrative che possano rendere più facile per il settore privato svolgere il ruolo di acceleratore della transizione energetica».