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Agrivoltaico in Europa, solo 1% di superficie permetterebbe una capacità di 944 GW

Un nuovo studio del JRC spiega come combinare l’agricoltura e il fotovoltaico potrebbe aiutare a superare gli obiettivi solari comunitari

agrivoltaico in europa
Di Max Trommsdorff – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=63214600

Panoramica del potenziale e delle sfide per l’agri-fotovoltaico nell’Unione europea

(Rinnovabili.it) – L’agrivoltaico in Europa da solo potrebbe superare il target solare dell’UE per il 2030. Basterebbe destinare appena l’1% della superficie utile a questa applicazione multiuso per riuscire a sviluppare una capacità fotovoltaica di ben 944 GW. Ovvero 224 GW in più sull’obiettivo di fine decennio della RED III.

A sostenerlo è il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea nel suo nuovo rapporto Panoramica del potenziale e delle sfide per l’agri-fotovoltaico nell’Unione europea. Il documento esplora lo stato dei sistemi agrivoltaici nel Vecchio Continente, identificando potenziali ostacoli e presentando una serie di raccomandazioni per accelerarne l’espansione.

 Partiamo da una premessa. Il temine agrivoltaico o agrovoltaico è oggi impiegato per indicare particolari configurazioni fv in cui il connubio tra produzione agricola ed energetica crea un doppio beneficio. Non si tratta quindi di installare pannelli solari sul campo per sfruttarne semplicemente la generazione elettrica, quanto piuttosto di creare un ecosistema virtuoso in cui anche le colture ottengano dei benefici. Quali? Ad esempio un ombreggiamento intelligente per mitigare lo stress da calore sulle piante o protezione dalle intemperie. 

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Agrivoltaico in Europa tra sfide e potenzialità

Ma come emerso da altri studi di settore l’agrivoltaico in Europa non può avere una ricetta standard. Ogni territorio, clima e tipologia di pianta ha una storia a sé, con necessità differenti. Quello su cui è necessario agire è sulle norme a monte. Ecco perché gli autori evidenziano la necessità di introdurre una definizione chiara e armonizzata a livello europeo di “agrivoltaico”. Secondo il JRC, infatti, la mancanza di tale definizione rappresenta oggi “un ostacolo significativo”, dal momento che “l’installazione di tali sistemi può portare a cambiamenti nella caratterizzazione dei terreni, influenzando l’ammissibilità ai sussidi agricoli e alla tassazione”. Non solo. Dovranno essere risolte anche le sfide riguardanti le complesse procedure di autorizzazione e connessione alla rete. Considerando anche l’aumento dei prezzi dei terreni. Inoltre dovrà essere assicurato quel duplice beneficio sopra citato, tutelando anche la biodiversità del luogo.

Le prospettive sono comunque buone. I ricercatori sostengono che coprendo solo l’1% della superficie agricola utilizzata (SAU) con sistemi agrivoltaici si potrebbero ottenere circa 944 GW di capacità installata. A titolo di confronto a fine 2022 la capacità fotovoltaica europea cumulata risulta di circa 211 GW.