Finanziato da BEI, Banca mondiale e Unione europea, il progetto aumenterà di un quinto la fornitura di energia in Gambia
(Rinnovabili.it) – Migliorare l’accesso all’energia in Gambia, assicurando una fornitura affidabile ai servizi educativi e sanitari e contribuendo al contempo a superare le attuali carenze energetiche nel paese. È questo l’obiettivo del progetto di energia rinnovabile da 142 milioni di euro che vede coinvolti la Banca europea per gli investimenti, la Banca mondiale e l’Unione europea, grazie al quale tutto il paese potrà beneficiare dell’energia solare. Una volta operativo, lo schema aumenterà di un quinto la fornitura di energia in Gambia e trasformerà l’accesso elettrico nelle comunità rurali attraverso la costruzione di un impianto fotovoltaico da 20 MW a Jambur, vicino a Banjul, 400 km di nuove infrastrutture di trasmissione e distribuzione dell’energia e piccoli impianti offgrid costituiti da pannelli e batterie. Per la Banca europea, impegnata a sostenere l’azione per il clima in tutto il mondo, è il primo impegno di investimenti in Gambia dal 1991, che la BEI sosterrà con 65 milioni di euro. L’Unione europea metterà a disposizione del progetto, che sarà implementato dall’ente nazionale di distribuzione elettrica (NAWEC), 106 milioni di euro (comprensivi dei 65 milioni di euro della BEI, a titolo di un prestito agevolato a lungo termine della Banca europea per gli investimenti di 25 anni), mentre la Banca mondiale parteciperà con una quota pari a 35,7 milioni di euro.
L’iniziativa farà sì che il Gambia sia il primo paese al mondo a garantire che tutte le sue 1.000 scuole e i 100 centri sanitari rurali beneficino di un approvvigionamento energetico affidabile utilizzando la tecnologia solare.
La domanda di energia nazionale è cresciuta del 5,5% l’anno negli ultimi anni. Attualmente,però, meno della metà della popolazione del Gambia ha accesso all’elettricità e nelle zone rurali solo il 15% delle persone è collegato alla rete elettrica. Inoltre i costi dell’energia nel paese sono molto più elevati rispetto ai paesi limitrofi e oscillano a causa delle importazioni di gasolio.La connessione del futuro impianto solare da 20 MW alla rete energetica nazionale aumenterà significativamente la capacità di generazione attuale del Paese (98 MW) e consentirà l’elettrificazione di nuove aree, garantendo un approvvigionamento energetico affidabile.
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“Investire nelle infrastrutture energetiche del Gambia è essenziale per migliorare le opportunità economiche e la vita quotidiana nel nostro paese – ha affermato Ousainu Darboe, Vice Presidente della Repubblica di Gambia – e questo nuovo progetto dimostra come sfruttare il potere del sole può potenziare il Gambia nei prossimi anni. La stretta cooperazione tra Gambia e partner internazionali come la Banca europea per gli investimenti, la Banca mondiale e l’Unione europea garantirà benefici derivanti da un’esperienza tecnica avanzata nel settore, che potrà trasformare il Paese in un modello per le energie rinnovabili per il resto dell’Africa”. Secondo quanto dichiarato dall’Ambasciatrice dell’Unione Europea presso la Repubblica del Gambia, Attila Lajos, il progetto assicurerà la fornitura sostenibile di energia elettrica solare per almeno 20 anni e getterà le basi per sviluppare un’industria nazionale dell’energia solare.
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