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Nasce l’Accademia Solare Europea per i lavoratori nel fotovoltaico

Nasce l'Accademia Solare Europea per il lavoratori nel fotovoltaico
via depositphotos

 Le Net-Zero Academy mirano a colmare il divario di manodopera e competenze

Dopo le batterie è la volta del fotovoltaico. Lo scorso venerdì a Commissione europea ha lanciato la nuova Accademia Solare Europea, una delle Net-Zero Academy della transizione energetica, promesse dalla legge sull’industria a zero emissioni. L’obiettivo? Sviluppare in coordinamento con l’industria contenuti e programmi di apprendimento che garantiscano competenze e forza lavoro nel fotovoltaico sufficienti nella catena del valore.

“L’energia solare è al centro della nostra transizione energetica in Europa”, ha spiegato Kadri Simson, commissaria per l’Energia. “Ha il potenziale di creare migliaia di posti di lavoro in tutto il nostro continente, in tutte le fasi della catena di fornitura industriale. Dalla progettazione fino alla produzione, installazione e manutenzione. La Net Zero Academy […] aiuterà i nostri lavoratori europei a cogliere questa entusiasmante opportunità e offrirà ulteriore supporto per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi REPowerEU.

Occupazione nel fotovoltaico, previsioni e sfide

Per il Vecchio Continente si tratta di un questione urgente. Secondo l’ultimo rapporto di SolarPower Europea sul lavoro nel fotovoltaico è emerso come al 2025, il comparto avrà bisogno di un milione di lavoratori. Cifra che aumenterà a 1,2 milioni di posti di lavoro solo due anni dopo, contro gli 800.000 lavoratori attivi risultati a fine 2023. Ma a crescere non dovrà essere solo il dato quantitativo dell’occupazione, bensì anche quello qualitativo. Oggi serve necessariamente una nuova formazione specialistica per le figure professionali interessate e contenuti formativi realizzati ad hoc.

 Secondo una recente ricerca di SENEC nel futuro a breve termine la domanda di alcune figure professionali nel fotovoltaico crescerà più di altre. In particolar modo vi sarà bisogno di nuovi progettisti di impianti fotovoltaici, di installatori specializzati (anche nell’eventuale manutenzione) e consulenti vendite.

Ma anche la parte a valle della filiera ha diverse carenze. Una nuova ricerca di mercato di EIT InnoEnergy ha rilevato alcuni gap specifici per gli ingegneri di processo, i tecnici e gli operatori nella produzione di celle, moduli, lingotti e wafer. e ha confermato lacune di competenze nella formazione degli elettricisti sulla connessione sicura alla rete e negli operai edili certificati per l’installazione.

La nuova Accademia Solare Europea

La nuova Accademia Solare europea affronterà queste carenze formative e di know-how, con un occhio di riguardo al numero crescente di PMI del settore fotovoltaico. In che modo? Progettando contenuti formativi, insieme all’industria e alle parti interessate nella catena del valore del solare. Svilupperà inoltre credenziali di apprendimento, che certificheranno le competenze acquisite dagli “studenti” nei suoi corsi di formazione, favorendo così anche la mobilità della forza lavoro nel mercato unico. La realizzazione dei programmi avverrà tramite partner locali. Questi possono essere fornitori di formazione professionale ed educativa (IFP), aziende, università o altri fornitori di istruzione e formazione con i quali l’Accademia firma un contratto per fornire i suoi programmi. Il progetto, sostenuto dall’esecutivo UE con 9 milioni di euro, verrà gestito da EIT Innoenergy.

“Per affrontare la duplice sfida di implementare rapidamente il solare fotovoltaico e aumentare la resilienza della capacità produttiva nazionale, è necessario affrontare le attuali lacune di competenze nella forza lavoro”, ha dichiarato Oana Penu, direttrice dell’InnoEnergy Skills Institute. “La Solar Academy farà proprio questo, sulla base di un modello provato e testato. La nostra Battery Academy, che ad oggi ha formato 67.000 lavoratori, ha stabilito uno standard di eccellenza nella formazione e funge da modello di successo per il futuro della Accademia Solare europea”. 

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