(Rinnovabili.it) – Il 2016 ha rappresentato un altro anno record per l’energia solare a livello mondiale. Con i prezzi in caduta libera, dalla catena di approvvigionamento per il prodotto finale, il settore è cresciuto in maniera organica, aggiungendo alla rete elettrica 75 GW di nuova potenza fotovoltaica, per un totale cumulato di oltre 300 GW. Un aumento del 50% rispetto al trend mostrato nel 2015 e che deve ringraziare soprattutto le performance cinesi della prima metà dell’anno (34,2 GW sono ad esclusivo appannaggio della Repubblica Popolare.)
Il futuro, però, potrebbe non essere altrettanto solido. Il costo di tecnologia e produzione è destinato a calare ancora ma la domanda dovrebbe iniziare a stabilizzarsi già da quest’anno. E secondo la società d’analisi PV Market Alliance il 2017 potrebbe essere un “anno difficile“. Nello scenario peggiore, a fine anno, avremo istallato “solo” 65 GW di nuovo fotovoltaico, un tredici per cento in meno rispetto al 2016.
Questa prospettiva più cupa è principalmente attribuibile a Pechino: oggi mercato principe degli investimenti rinnovabili, è pronta a tirare il freno sugli incentivi, ridimensionando anche i target di nuova capacità istallata. Questo non significa, spiegano gli analisti di PV Market Alliance, che la crescita cinese si annullerà. Al contrario ci sono buone possibilità che entro quest’anno il Paese superi i 100 GW, diventando la prima nazione a raggiungere questa pietra miliare nel campo dell’energia solare.
Anche il Giappone sta rallentando vistosamente, passando in un anno dai 10,8 GW a 8,6 GW di nuova potenza fotovoltaica. È probabile e normale che siano in arrivo altre riduzioni nel corso del 2017, ma la società si sente di assicurare che verranno istallati almeno nuovi 7 GW.
Ma non sono tutte cattive notizie: l’India è in piena espansione (nel 2017 dovrebbe riuscire a istallare altri 9 GW) e i mercati emergenti delle Americhe, Asia e Africa, che hanno rappresentato circa 7GW della crescita 2016, stanno mettendo solide radici.