(Rinnovabili.it) – Ancora un anno da record per la crescita del fotovoltaico a livello mondiale. Lo riferisce l’European Photovoltaic Industry Association (EPIA) dal palco della nona edizione del Market Workshop, apertosi stamane a Bruxelles. Secondo i dati EPIA il 2013 si è chiuso con ben 37 GW di nuova capacità solare sul piano internazionale (un più 35% su base annuale) che porta la potenza cumulata mondiale ad un impressionante 136,7 GW. Queste cifre positive derivano da un comparto in piena evoluzione, alle prese in questi mesi con un vero e proprio stravolgimento delle singole realtà regionali.
Mentre infatti da un lato l’Europa perde il ruolo di leader del settore fotovoltaico, c’è chi invece è pronto a raccogliere corona e scettro e a rimescolare le carte del mercato solare globale. Il Vecchio Continente aveva guidato indiscusso la crescita fin dall’inizio, concentrando sul proprio territorio oltre il 70% dei nuovi impianti fotovoltaici fino al 2011. Oggi invece sono i mercati asiatici a dominare la scena, in testa Cina e Giappone con i rispettivi 11,3 GW e 6,9 GW di nuove istallazioni. In totale la regione dell’Asia-Pacifico ha rappresentato nel 2013 il 57% del mercato mondiale e le prospettive elaborate dall’EPIA prevedono che questo trend continui almeno fino a quando la Cina sarà in testa alla classifica dei mercati.
Al contrario, il relativo rallentamento del solare europeo non dovrebbe essere sottovalutato . “In un certo numero di paesi UE, le forti riduzioni degli aiuti, le misure retroattive e i repentini cambiamenti dei quadri normativi che stanno colpendo la fiducia degli investitori e la redditività degli investimenti, hanno portato a una diminuzione significativa del mercato”, ha commentato Gaëtan Masson, Responsabile della Business Intelligence di EPIA. Ciò è particolarmente vero per l‘Italia – terzo mercato globale nel 2012 – che in un solo anno ha registrato un calo del 70%. “Nonostante i risultati però, il fotovoltaico rimane sulla strada per divenire una delle principali fonti di energia per l’Europa. Lo scorso anno è stato la seconda nuova fonte di generazione elettrica installata nel continente e oggi arriva a coprire il 3% del fabbisogno elettrico europeo”, ha aggiunto Winfried Hoffmann, Presidente EPIA.