Ben 37 GW di nuova capacità aggiunta a livello globale per merito soprattutto di Cina e Giappone. In caduta libera l’Italia che perde il 70% del suo mercato
Mentre infatti da un lato l’Europa perde il ruolo di leader del settore fotovoltaico, c’è chi invece è pronto a raccogliere corona e scettro e a rimescolare le carte del mercato solare globale. Il Vecchio Continente aveva guidato indiscusso la crescita fin dall’inizio, concentrando sul proprio territorio oltre il 70% dei nuovi impianti fotovoltaici fino al 2011. Oggi invece sono i mercati asiatici a dominare la scena, in testa Cina e Giappone con i rispettivi 11,3 GW e 6,9 GW di nuove istallazioni. In totale la regione dell’Asia-Pacifico ha rappresentato nel 2013 il 57% del mercato mondiale e le prospettive elaborate dall’EPIA prevedono che questo trend continui almeno fino a quando la Cina sarà in testa alla classifica dei mercati.
Al contrario, il relativo rallentamento del solare europeo non dovrebbe essere sottovalutato . “In un certo numero di paesi UE, le forti riduzioni degli aiuti, le misure retroattive e i repentini cambiamenti dei quadri normativi che stanno colpendo la fiducia degli investitori e la redditività degli investimenti, hanno portato a una diminuzione significativa del mercato”, ha commentato Gaëtan Masson, Responsabile della Business Intelligence di EPIA. Ciò è particolarmente vero per l‘Italia – terzo mercato globale nel 2012 – che in un solo anno ha registrato un calo del 70%. “Nonostante i risultati però, il fotovoltaico rimane sulla strada per divenire una delle principali fonti di energia per l’Europa. Lo scorso anno è stato la seconda nuova fonte di generazione elettrica installata nel continente e oggi arriva a coprire il 3% del fabbisogno elettrico europeo”, ha aggiunto Winfried Hoffmann, Presidente EPIA.