Il nuovo rapporto di BNEF punta i riflettori sui cambiamenti in atto nel mercato delle rinnovabili. Siamo lontani dalle cifre record del 2015 ma il settore continua crescere
(Rinnovabili.it) – Il 2015 passerà alla storia come l’anno dei record per gli investimenti nelle rinnovabili. Cifre da capogiro hanno fatto sperare in un definitivo sorpasso, in termini di attrattività, delle green energy nei confronti delle fonti fossili. I grandi numeri dello scorso anno hanno però, ora lasciato il posto ad un fisiologico raffreddamento complessivo: nel secondo trimestre 2016 gli investimenti nell’energia pulita hanno toccato quota 61,5 miliardi di dollari, ovvero ben il 32% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.
Trend positivi si sono registrati solo in Europa e in Brasile, mercati attivi ma non così grandi, per volumi impegnati, da riuscire ad arrestare il calo generale. Calo che spiegano gli analisti Bloomberg New Energy Finance (BNEF), ha due cause ben precise: il calo della domanda elettrica in Paesi come Cina e Giappone e il costo sempre più basso del fotovoltaico.
“Appare ormai quasi certo che il totale degli investimenti nelle rinnovabili, a livello mondiale, per quest’anno non riuscirà a eguagliare il record stabilito nel 2015 – commenta Michael Liebreich, presidente del consiglio di consulenza di Bloomberg New Energy Finance. – I finanziamenti dei progetti eolici e fotovoltaici cinesi sono stati ben più alti delle previsioni dell’anno scorso, e la ‘sbornia’ causata dalla debolezza della domanda di energia elettrica e dai cambiamenti di policy sarà in questo 2016, a maggior ragione, ancora più grande”.
I cambiamenti nel mercato del solare sono la seconda causa di questa trend al ribasso. Sia il costo dei moduli fotovoltaici che quelli legati alla realizzazione del progetto sono diventati più bassi in molti paesi, parallelamente ad un passaggio dai progetti di piccole dimensioni (relativamente costosi in termini di dollari per MW) a progetti su scala utility. La più grande categoria di investimento nella prima metà del 2016 è stata, come al solito, quella in asset finance per i progetti su scala industriale: 92 miliardi di dollari in tutto il mondo, in calo del 19% rispetto al 1 ° semestre 2015. In questo contesto le maggiori del secondo trimestre si sono registrate per l’eolico offshore in Europa.