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Fotovoltaico e occupazione, ecco i numeri della crisi

Il settore fotovoltaico italiano ha perso nel 2013 8mila posti di lavoro e ben il 50% del fatturato

Fotovoltaico e occupazione, ecco i numeri della crisi(Rinnovabili.it) – Non è un momento facile per il settore fotovoltaico italiano. La crisi economica da una parte e la chiusura del Conto Energia dall’altra hanno inasprito la crescita del comparto ipotecandone il futuro. A rimarcare la preoccupazione per il comparto è oggi ANIE/GIFI che nell’incontro con il Consorzio delle Banche Popolari italiane ha presentato i risultati di un’indagine condotta fra le aziende associate; dal rapporto si evince un’allarmante perdita del 50% dei posti di lavoro e quasi del 50% del fatturato delle aziende nel 2013 rispetto al 2011. Inoltre, nei primi nove mesi del 2013 nell’industria fotovoltaica italiana le ore medie di ricorso alla Cig è più che raddoppiato rispetto al 2012, portando a quasi 4.000 il numero di dipendenti in cassa integrazione nel 2013. “La sopravvivenza del settore è a rischio”, dichiara Emilio Cremona, Presidente di ANIE/GIFI, la voce fotovoltaica di Confindustria. “La visione negativa che è stata proposta negli ultimi mesi dai vari stakeholders, aziendali e istituzionali, non rende assolutamente merito ad un settore che ha investito fortemente in ricerca e sviluppo consentendo la riduzione di quasi  l’80% dei costi della tecnologia per gli utenti finali”.

L’associazione lamenta la mancanza di un progetto industriale che valorizzi l’investimento fatto nelle rinnovabili. “Il settore del fotovoltaico non ha bisogno di ulteriori incentivi ma di un sistema di detrazioni fiscali esteso alle aziende che favorisca l’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile e permetta la diffusione dei sistemi di accumulo e delle tecnologie per le smart grid. In questo modo l’incremento della generazione distribuita avvenuta grazie agli incentivi potrebbe essere valorizzata in modo da ridurre la bolletta elettrica delle PMI.”